Lettera al giornale. Fiera, i costi e gli incassi

Mercato tartufo Alba 2017
Stelvio Casetta (a sinistra) nel Mercato del tartufo alla Fiera di Alba (anno 2017)

ALBA Caro direttore, ho da prima sgranato gli occhi non credendo (o capendo) a quello che stavo leggendo. Sono poi passato a cercare il significato della parola perché continuavo a non capire; poi mi sono arreso e ho riconosciuto la mia infinita ignoranza. L’assessore al turismo della nostra città ha dichiarato che per 90 edizioni la nostra rinomata Fiera internazionale del tartufo d’Alba è stata un costo per il nostro Comune; da oggi invece diventa una risorsa perché l’essere usciti dall’ente organizzatore mantenendone il marchio produce una fonte di entrata certa.

Probabilmente prima di fare tale affermazione il nostro assessore si sarà rivolto a qualche luminare economista per evitare qualche gaffe che potrebbe oscurarne la statura politica. E allora da oggi ci ritroviamo più ricchi; la falsa bolla in cui abbiamo vissuto sino alla scorsa Fiera si è sgonfiata. Quelle centinaia di migliaia di persone che in questi anni si sono riversate nella nostra città e sulle nostre colline, provenienti da ogni angolo del mondo, pronte a spendere centinaia di euro pro capite per assaporare le nostre magnificenze enogastronomiche, erano tutte comparse, figuranti, che non producevano ricchezza per tutti noi (compreso anche il Comune di Alba) ma solo un costo.
Pensare che si è raccontato in questi anni che la seconda industria locale, sviluppata sul territorio, è il turismo (non quello di massa, ma quello elitario).

Ora, dopo aver chiesto un consulto a un noto studio legale di Torino per poter asserire che il Comune per guadagnare qualche moneta doveva uscire dall’ente organizzatore della maggior manifestazione fieristica della nostra provincia, leggeremo sui trattati economici le dotte lezioni del nostro assessore al turismo che reputa un costo essere parte diretta dell’organizzazione della Fiera della trifola. Questi, invece, sono i costi della politica albese.

Pierangelo Bonardi

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