ALBA Nella tradizione agricola albese, di Langhe e Roero, era consuetudine, in occasione delle feste natalizie o a conclusione dell’annata agricola, che il contadino omaggiasse, in segno di stima e riconoscenza, un tartufo importante alle autorità del paese (come il sindaco e il parroco) o ai professionisti con cui veniva in contatto (il medico, il veterinario, il farmacista, il notaio). Quando iniziò la Fiera del Tartufo, l’usanza venne conservata dalle autorità cittadine e dai commercianti di tartufi, che considerarono questa donazione come un’occasione di ritorno di immagine per la propria attività. Così, grazie all’intuizione di Giacomo Morra, le trifole arrivarono in tutto il mondo, omaggiando – edizione dopo edizione – personaggi di straordinario rilievo, capaci di distinguersi nel panorama mondiale, facendone degli ambasciatori in tutto il mondo: da Winston Churchill a Rita Hayworth, dal presidente americano Truman a Marylin Monroe, da Bebe Vio a papa Francesco, fino all’ultimo riconoscimento del Tartufo dell’Anno tributato nel 2019 alla senatrice Liliana Segre.
Quest’anno, per l’assegnazione di questo straordinario riconoscimento – avvenuta nel pomeriggio di sabato 20 novembre presso la Fondazione Ferrero di Alba – la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, la Città di Alba e la Regione Piemonte hanno scelto Carlo Messina, consigliere delegato e CEO Intesa Sanpaolo, miglior Chief Executive Officer all’interno dell’Unione Europea, numero uno di una banca al top nel settore bancario italiano ed europeo, sia per le relazioni con gli analisti e investitori istituzionali, sia per gli aspetti ESG, secondo le classifiche 2021 stilate da tutti i principali indici internazionali.
La scelta di insignire la figura di Carlo Messina con il riconoscimento di Tartufo dell’Anno nasce dalla volontà di testimoniare l’apprezzamento del territorio per la recente integrazione di Ubi Banca in Intesa Sanpaolo, che ha permesso il consolidamento di una delle più importanti banche europee. Questo risultato, frutto della sua lungimiranza e della sua visione, è anche un modo per testimoniare l’importanza che la banca continui a mantenere un radicamento forte con il territorio di cui il Tartufo è un simbolo materiale, chiaro e concreto.
Con Intesa Sanpaolo la Fiera ha iniziato un percorso, fatto – oltre che di azioni di marketing e comunicazione – delle campagne di crowdfunding attraverso la piattaforma “For Funding”, per la creazione di tartufaie che consentano al prezioso diamante bianco di Alba di continuare a trovare ambienti favorevoli alla sua crescita. Elemento, quest’ultimo, che costituisce un altro punto di contatto tra la Fiera e Intesa Sanpaolo: il tema di questa 91ª edizione, infatti, recita “Connessi con la natura”, celebrando il tema della sostenibilità, e il gruppo bancario ha aderito alla Net-Zero Banking Alliance, un’alleanza globale di banche guidate dalle Nazioni Unite.
«Oggi abbiamo accolto ad Alba il dottor Carlo Messina, sotto la cui guida il Gruppo Intesa Sanpaolo si è affermato come il maggiore gruppo bancario in Italia, nonché uno dei più solidi e importanti a livello europeo – dichiara Carlo Bo, Sindaco della Città di Alba –. Con questo dono vogliamo esprimere il nostro apprezzamento per l’impegno profuso per la ripresa post pandemia e l’attenzione a temi per noi centrali come sostenibilità e turismo. Le nostre colline, patrimonio Unesco per i paesaggi vitivinicoli, mete turistiche apprezzate dai visitatori di tutto il mondo, sede di grandi aziende e di moltissime piccole e medie imprese, segno tangibile della nostra vivacità imprenditoriale e commerciale, sono chiamate ogni giorno ad affrontare nuove sfide per essere sempre più competitive e moderne, mantenendo però ben salde le radici nei nostri valori e nelle nostre tradizioni».
«Ci rende ancora più orgogliosi assegnare questo riconoscimento al dottor Messina, che sta profondendo il proprio impegno sul tema ESG, guidando Intesa Sanpaolo lungo questa strada – afferma Liliana Allena, Presidente della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba –. Questi nuovi e importanti obiettivi verso la transizione ambientale, attraverso la partecipazione alla spinta collettiva contro il cambiamento climatico, si sposano perfettamente con la nostra volontà di lavorare, con tutti gli stakeholders del territorio, per fare di Langhe, Monferrato e Roero la prima destinazione al mondo per il turismo enogastronomico sostenibile».
«Oggi più che mai abbiamo bisogno di alleanze e questo è il senso del Tartufo dell’Anno 2021 a Carlo Messina –sottolinea il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio –. Per una terra globale, ma allo stesso tempo profondamente radicata nelle sue radici come le colline Unesco del Piemonte, è un segno innanzitutto di profonda stima. Perché al nostro Paese servono personalità autorevoli, internazionali e allo stesso tempo locali. E Carlo Messina è uno dei più grandi banchieri al mondo, ma prima di tutto è un italiano. E poi è un segno di riconoscenza per ciò che Intesa Sanpaolo ha fatto e fa ogni giorno per la nostra regione, sostenendo l’arte, la cultura, il sociale. Al nostro fianco anche fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, pronta a sostenerci tutte le volte che ne abbiamo avuto bisogno».
«Le risorse del Pnrr, cui si aggiungono quelle messe a disposizione da Intesa Sanpaolo, devono spingere il nostro sistema imprenditoriale, di cui questo territorio è un’eccellente rappresentazione, a mantenere e possibilmente migliorare il posizionamento del Paese, già ora ai primissimi posti a livello mondiale – conclude Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO Intesa Sanpaolo, protagonista di un dialogo a due con il direttore di Repubblica Maurizio Molinari –. La maggiore tutela dell’ambiente rappresenta un obiettivo verso il quale banche e imprese possono ottenere ottimi risultati lavorando insieme per accelerare gli investimenti. Intesa Sanpaolo si è impegnata a ridurre a zero le emissioni nette entro il 2050 e a supportare la transizione ecologica propria e delle imprese clienti. Ringrazio per il prestigioso riconoscimento: Alba è sinonimo di intraprendenza concreta, sana gestione dell’impresa, attenzione alle persone, i valori che guidano anche Intesa Sanpaolo».
CARLO MESSINA (Roma, 1962)
Consigliere Delegato e Chief Executive Officer di Intesa Sanpaolo dal 29 settembre 2013
Dopo la laurea in Economia e Commercio presso la Luiss di Roma, nel 1987 entra in Banca Nazionale del Lavoro, dove ricopre il ruolo di Funzionario Responsabile dell’Ufficio Corporate Finance – Servizio Mercati Primari e Finanza d’Impresa. Parallelamente all’attività professionale ha svolto anche un’intensa attività accademica in qualità, tra l’altro, di Docente di Economia degli Intermediari Finanziari nell’ambito del Master in Business Administration presso la Scuola di Management della Luiss nonché di Docente di Finanza Aziendale presso la Facoltà di Economia e Commercio di Ancona. Nel 1992 è in Bonifiche Siele Finanziaria (Capogruppo gruppo bancario Banca Nazionale dell’Agricoltura), dove ricopre il ruolo di Dirigente Responsabile del Servizio Pianificazione e Controllo Strategico. Dal 1996 è Funzionario Responsabile dell’Ufficio Pianificazione nel Banco Ambrosiano Veneto e, poi, in Banca Intesa diviene, nel 2002, Direttore Centrale Responsabile Direzione Pianificazione e Controllo. In Intesa Sanpaolo, nel 2007 è Direttore Centrale Responsabile Area Governo Valore, diventa Chief Financial Officer nel 2008, Direttore Generale e Chief Financial Officer nel 2012. Nel 2013 assume la carica di Direttore Generale della Banca, Responsabile Area di Governo Chief Financial Officer e Responsabile Divisione Banca dei Territori. Nel settembre dello stesso anno diviene Consigliere Delegato e CEO, mantenendo la carica di Direttore Generale. Da aprile 2016, nel contesto del modello di governo societario monistico, è Consigliere Delegato e CEO e Direttore Generale ed unico componente esecutivo del Consiglio di Amministrazione. Attualmente è Consigliere e componente del Comitato Esecutivo dell’ABI, Fellow della Foreign Policy Association a New York, Visiting Fellow presso la Oxford University e, da novembre 2014, Consigliere dell’Università Bocconi. Nel 2017 è stato nominato Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Alcuni scatti dell’evento presso la Fondazione Ferrero di Alba (credits Ph Getty Images | Giorgio Perottino)