All’Enoteca regionale del Roero si chiude la stagione del tartufo

All’Enoteca regionale del Roero si chiude la stagione del tartufo

CANALE L’Enoteca regionale del Roero ha organizzato per domani, domenica 30 gennaio, alle 10,30 un incontro istituzionale per fare un bilancio dell’annata. Un momento che vuole in qualche modo sostituire il raduno dei trifolao e dei cani da tartufo, che tradizionalmente celebrava la fine della stagione tartuficola, ma che quest’anno a causa delle restrizioni in vigore non potrà tenersi. L’impegno è di trovare un altro momento pubblico in futuro per festeggiare il lavoro fatto quest’anno dai tartufai piemontesi. Un’annata non iniziata nel migliore dei modi, ma proseguita con un grande risultato, il riconoscimento delle pratiche di cerca e cavatura del tartufo in Italia all’interno del patrimonio Unesco.

I temi da affrontare a chiusura di stagione saranno molteplici. Il senatore Marco Perosino, presidente dell’Enoteca, ha spiegato: «Vogliamo celebrare il forte legame tra vino e tartufo, prodotti di una terra generosa e il riconoscimento dell’Unesco, ma anche parlare della necessità di adeguarsi a una concezione di ambiente più consona alla salvaguardia e alla tutela. Parleremo della difesa del bosco, della necessità di piantumazione obbligatoria di tutti i terreni pubblici liberi, della tenuta dei versanti franosi e dell’uso dei diserbanti». Anche Mauro Carbone, direttore del Centro nazionale studi tartufo, riferisce: «Si chiude una stagione complessa, caratterizzata da scarsissime piogge e da una produzione  limitata. Il raccolto scarso ha portato a un forte aumento dei prezzi, più che raddoppiati in alcune settimane della stagione. Molto buona però la qualità: il freddo è arrivato presto e con il freddo anche la maturazione perfetta. Deve essere una annata da capitalizzare in termini di programmazione, con una nuova strategia di gestione del territorio».

l.g.

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