CASTELLINALDO Durante l’ultima seduta consiliare l’Amministrazione comunale ha scoperto le carte e ha ufficializzato una serie di progetti per poter partecipare agli ormai prossimi, e potenzialmente ricchi, bandi previsti dal Pnrr. Ha spiegato il sindaco Giovanni Molino: «Abbiamo deciso di percorrere tre strade parallele e indipendenti per cercare di massimizzare le possibilità di successo: da soli, con un’aggregazione per i piccoli Comuni e con una per realtà più grandi».
Precisa il sindaco: «Concorreremo con Govone e San Martino Alfieri per ottenere fondi dal progetto di rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici, studiato per unioni di Comuni da meno di 5mila abitanti, ma lo faremo anche insieme a Canale, Castagnito, Guarene, Montà e Santo Stefano Roero per partecipare al bando sulla rigenerazione urbana, studiato per unioni tra paesi con più di 15mila abitanti. I dettagli di entrambe le convenzioni sono ancora in fase di definizione». Castellinaldo, però, correrà anche da solo, sempre per cercare di ottenere finanziamenti dai bandi del Pnrr, con un progetto importante e ben definito. Sarà dedicato all’assetto idrogeologico della zona più bassa del centro abitato che gravita intorno alla piazza delle Aie ed è già stato inserito sia nel bilancio che nel piano delle opere triennali. Si tratta di lavori per un milione di euro che si concentreranno sulla regimazione delle acque del rio Biegio. L’obiettivo è di minimizzare allagamenti e danni che il corso d’acqua e i suoi affluenti creano in occasione di eventi estremi, come la grandinata della scorsa estate, che sono sempre più frequenti.
Continua Molino: «Il progetto prevede, innanzitutto, di deviare alcuni affluenti del rio più a valle del centro abitato. Poi si lavorerà per rendere il percorso, nella parte in cui viene intubato sotto piazza delle Aie, più scorrevole possibile spostando alcuni tubi di acqua e metano, che ostacolano il flusso, cambiando l’angolazione di ingresso del canale principale ed evitando il collo di bottiglia che si crea quando la tubazione passa, sotto la piazza all’altezza del parco giochi, da 180 a 120 centimetri di diametro». Il sindaco conclude così: «Non sappiamo se e quando questi lavori verranno finanziati, ma siamo fiduciosi e, soprattutto, vogliamo farci trovare pronti. Anche perché non avere progetti nel cassetto sarebbe il modo più sicuro per non prendere alcun finanziamento».
Andrea Audisio
