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Oggi è la giornata europea del numero di emergenza 112

RICORRENZA Quasi 19 milioni di telefonate nel 2021, 75mila segnalazioni di emergenza generate direttamente dalle autovetture in caso di incidente automobilistico grazie al sistema e-call, 530 chiamate da cittadini sordi che dall’estate scorsa hanno potuto accedere al servizio grazie a un sistema appositamente studiato e realizzato per loro in linea con le direttive europee. Sono alcuni dei numeri in Italia del numero unico delle emergenze 112 di cui oggi, 11 febbraio, si celebra la Giornata europea.

In Italia il numero unico è attivo in 11 regioni (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Toscana, Marche, Umbria, Sicilia e Province autonome di Trento e Bolzano), con 15 centrali uniche di risposta che garantiscono la copertura del 65% della popolazione italiana, pari a circa 35 milioni di abitanti.

Il servizio permette a ogni cittadino, digitando il 112, di richiedere il tipo di soccorso di cui necessita (sanitario, forze di polizia, vigili del fuoco e soccorso in mare).

La chiamata viene raccolta dalla centrale unica di risposta che, una volta verificatane l’autenticità, la inoltra con i dati di localizzazione del chiamante e del tipo di soccorso, alla sala operativa competente per l’intervento immediato.

Ogni chiamata di emergenza riceve normalmente una risposta entro cinque secondi e, nel caso in cui il contatto con la centrale non avvenga per qualsivoglia ragione, l’utente viene immediatamente richiamato.

Il servizio in Piemonte

L’attivazione del numero unico 112 per l’emergenza ha comportato una «rilevantissima azione filtro, oltre il 50% in media, delle chiamate improprie, garantendo agli enti di soccorso di ricevere esclusivamente le richieste che necessitano del loro intervento».

Lo sottolinea, in una nota, la Prefettura di Torino alla vigilia della giornata europea del 112, che compie cinque anni.

La centrale 112 di Saluzzo durante una recente visita dell’assessore regionale Luigi Icardi

Dal 2017 il servizio copre tutto il territorio piemontese attraverso due centrali uniche di risposta, a Grugliasco (Torino) e Saluzzo (Cuneo), e con postazioni da remoto ad Aosta. Oltre che a carabinieri, polizia, 118 e vigili del fuoco, a Torino il servizio è collegato con la centrale operativa della polizia municipale.

Dallo scorso anno il 112 è fruibile anche ai cittadini sordi, attraverso un apposito sistema. Ed è il Piemonte gestisce a livello nazionale questo sevizio.

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