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Scuole: in Alta Langa calano le iscrizioni

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Immagine d'archivio.

SCUOLE  Scaduto il termine per le iscrizioni al prossimo anno scolastico gli istituti comprensivi delle Langhe tracciano un bilancio della situazione. Al Beppe Fenoglio di Neive, il preside Pierluigi Rocca si dichiara «moderatamente soddisfatto. Alle medie di Neive e Mango il numero di iscritti è stabile e potremo nuovamente formare, in totale, tre prime. C’è un calo a Mango, dove gli alunni in meno saranno 5 alle elementari e 7 all’asilo».

Nell’istituto comprensivo di Diano, che comprende Roddi, Rodello, Sinio e Grinzane, il preside Gerlando Zuppardo Carratello evidenzia una lieve flessione per quanto riguarda gli iscritti alle medie del capoluogo, compensata da un incremento nelle elementari. «Complessivamente il numero di alunni è rimasto inalterato. Alcuni arrivano anche da Alba, ma la maggior parte dai confini dell’istituto comprensivo». In totale, gli studenti sono 652, con 76 iscritti alle elementari, 40 alle medie e 54 all’asilo.

Non è così rosea la situazione a Bossolasco-Murazzano. Il dirigente scolastico Bruno Bruna spiega: «Le iscrizioni denotano un problema demografico di tutta l’alta Langa. Il calo riguarda soprattutto l’asilo, mentre alle elementari e alle medie riusciamo ad attrarre qualche scolaro in più grazie al progetto di scuola nel bosco. Con l’Unione montana e le Amministrazioni comunali abbiamo redatto uno studio in prospettiva: i risultati hanno evidenziato che gli iscritti caleranno almeno fino al 2032, ultimo anno su cui riusciamo a fare proiezioni. Le decisioni spetteranno ai Comuni ed è probabile che si arrivi a qualche forma di razionalizzazione. Sono arrivato sette anni fa e c’erano 471 alunni: il prossimo anno saranno invece 430». Restando nella Langa più alta, anche a Cortemilia-Saliceto il preside Giuseppe Boveri evidenzia un andamento poco positivo. «Dai 498 studenti attuali, scenderemo a 470. Gli unici plessi che tengono sono quelli di Cortemilia e l’asilo di Levice, dove ci saranno 28 bambini rispetto ai 27 di quest’anno. L’eccezione di Levice è legata alla proposta didattica che include lezioni all’aperto. Il calo è evidente a Camerana, Prunetto, Castelletto Uzzone e, soprattutto Monesiglio, dove alle elementari passeremo da 13 a 7 alunni».

Al Cesare Pavese di Santo Stefano, che comprende anche Cossano e Castiglione Tinella, il reggente Giorgio Marino segnala un leggero calo «in linea con la tendenza nazionale, causato dalla denatalità e, anche, dal ritorno in patria di molte famiglie di immigrati. Negli asili passeremo da 103 a 97, alle elementari da 236 a 217 e alle medie da 164 a 158. I dati, però, sono parziali: generalmente in estate si aggiungono alunni provenienti da famiglie straniere». L’istituto comprensivo di La Morra è retto da Valeria Cout, preside all’Einaudi di Alba, che spiega: «Rispetto ad altre aree, da noi la situazione è stabile. Perdiamo alunni in un plesso, ma li acquisiamo in altri. Il maggior decremento si registra nella scuola dell’infanzia e, inevitabilmente, questa ondata si ripercuoterà negli anni a venire. Il caso più emblematico è l’asilo di Monforte, dove da 57 bambini passeremo a 47. Alle medie di Barolo avremo solo una prima, mentre l’anno scorso erano due: gli alunni scenderanno da 84 a 78».

Davide Barile

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