Terzo ponte e bretella Est: cantieri ad Alba nel 2024

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Una ricostruzione digitale del terzo ponte

ALBA Il terzo ponte sul Tanaro, ma non solo. Dopo la conferma dell’arrivo da Roma di 20 milioni di euro, come promesso dal ministro per la coesione territoriale Mara Carfagna, l’Amministrazione è pronta a gettare le basi di un’altra opera i cui benefici ricadranno sul traffico cittadino: la tangenziale Est, cioè il collegamento tra il nuovo ponte e corso Cortemilia.

Andando per ordine, si parte dai fondi Crosetto, il cui sblocco nel 2020 ha permesso di destinare al nuovo attraversamento del Tanaro i primi 12 milioni di euro. La firma della convenzione con la Provincia di Cuneo, a febbraio 2021, ha dato il via alla progettazione.

Per realizzare invece il collegamento tra il Mogliasso e viale Cherasca, mancavano ancora 20 milioni di euro, il cui stanziamento è stato sancito mercoledì scorso, nell’ambito del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile. Con lo strumento del Fondo di coesione e sviluppo, oltre al terzo ponte sono state finanziate altre grandi infrastrutture piemontesi, assicurando alla Regione 135 milioni di euro.

«Abbiamo ottenuto uno degli stanziamenti più rilevanti della storia delle opere piemontesi, grazie al confronto portato avanti con i ministri Carfagna e Giovannini», ha detto il governatore Alberto Cirio. Per Alba, l’arrivo dei fondi rende molto più vicina la realizzazione del terzo ponte, come ha spiegato il sindaco Carlo Bo: «Il finanziamento rappresenta un grande risultato. La viabilità è uno dei problemi più rilevanti per Alba, a cui ora si potrà mettere mano. Ringrazio la ministra Carfagna per aver mantenuto la promessa, così come la Regione per aver saputo tenere alta l’attenzione sul tema delle grandi opere».

Il progetto del terzo ponte è al momento in fase di fattibilità tecnico-economica. Spiega l’assessore ai lavori pubblici albese Massimo Reggio: «Verrà mantenuto il progetto originario di collegamento tra il Mogliasso e viale Cherasca. Un primo risparmio, di circa 400mila euro, è rappresentato dal fatto che due rotonde, previste appunto al Mogliasso e in viale Cherasca sono già state realizzate».

Con molta probabilità non sarà l’unica fonte di risparmio: partendo da una base d’asta di 32 milioni di euro si potrebbe arrivare a un ribasso molto consistente, comune alle grandi opere.

Il terzo passaggio della discordia

«Possiamo ipotizzare un risparmio di almeno 5 milioni, cifra che sarà importante mantenere sul territorio», assicura Reggio. Il riferimento va alla realizzazione della tangenziale Est, il collegamento tra il nuovo ponte e corso Cortemilia, la cui lunghezza si aggira sul chilometro, un altro nodo fondamentale per sgravare il traffico da una parte del centro.

L’assessore: «A differenza del ponte, la prosecuzione oggi esiste solo nel Piano regolatore, dove si ipotizza un tracciato piuttosto complesso, con l’attraversamento della ferrovia e del Cherasca».

In fase di progettazione si potrebbero valutare altri tracciati, aggiungendo una bretella da via Pola, così da sgravare anche una parte del traffico di corso Langhe.

Il sindaco Bo: «L’intenzione è lavorare subito alla tangenziale Est, così da arrivare a un progetto preliminare, in modo da intercettare le somme necessarie. Senza dimenticare alcune opere che puntiamo a ottenere all’interno degli interventi complementari dell’Asti-Cuneo. Il nostro obiettivo è avviare i cantieri entro la fine della consiliatura, nel 2024».

Francesca Pinaffo

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