Ad Alba ci vuole un asilo in corso Europa

ALBA Il bando scade a fine marzo e nel giro di qualche mese dovrebbero essere resi noti i risultati. Se l’esito sarà positivo –come pare potrebbe essere – il Comune di Alba potrà iniziare a mettere in calendario i lavori per il nuovo asilo nido comunale, in corso Europa. I fondi a cui si punta, più di due milioni di euro, sono quelli del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che mette a disposizione una pioggia di risorse da investire. Commenta il sindaco Carlo Bo: «Oltre a guardare alla tipologia d’intervento, abbiamo puntato ai bandi del Pnrr per i quali abbiamo una reale opportunità di ottenere i fondi».

Ad Alba ci vuole un asilo in corso Europa

Tra le opere, una di quelle che ha destato maggiore attenzione è il nuovo asilo, che sostituirebbe l’attuale struttura in via Diaz. Spiega l’assessore ai lavori pubblici Massimo Reggio: «Rispetto all’attuale nido, che presenta spazi piuttosto ristretti, si vuole realizzare un edificio di circa mille metri quadrati, con spazi ampi e luminosi, a misura di bambino, circondato da un grande giardino. La superficie dell’area è superiore ai quattromila metri».

Il nuovo asilo potrà accogliere 75 bambini fino ai tre anni, con una sezione per lattanti da 15 posti e altre tre classi per gli altri piccoli alunni, ciascuna da 20 posti. L’area che il Comune ha pensato di destinare al nuovo edificio è l’attuale spazio dedicato allo sgambamento dei cani in corso Europa. Per la viabilità dell’area sarà fondamentale la bretella stradale che l’azienda Dimar realizzerà, compresa tra le opere inserite nel progetto del nuovo supermercato di San Cassiano, la cui inaugurazione è prevista per il 2023.

«L’ingresso della struttura sarà sul lato occidentale, sul nuovo tratto costruito da Dimar. In questo modo, il traffico non graverà sul corso principale», aggiunge l’assessore. Nel rendering pubblicato in anteprima da Gazzetta d’Alba, si notano le caratteristiche della struttura, le cui forme esterne si ispirano al gioco dei Lego, per dare un’idea di serenità. Si accede alla porta principale da un ingresso pedonale: una volta entrati, ci si trova in un atrio luminoso, che guarda al giardino interno e alla galleria vetrata di collegamento tra le quattro sezioni. Ciascuna sarà indipendente, con la zona pranzo in grado di ricevere in modo indiretto la luce dalla galleria luminosa.

Prosegue Reggio: «Al centro della costruzione è previsto un giardino, uno spazio aperto ma allo stesso tempo compreso all’interno dei corridoi che caratterizzano l’edificio, in modo tale che i bambini possano divertirsi all’aperto e in modo sicuro».

Se le sezioni sono posizionate a Nord rispetto all’entrata, la zona dei servizi è invece collocata sul lato opposto: è qui che si trovano la centrale termica, l’ambulatorio, gli spogliatoi, i locali cucina e gli uffici. Oltre a essere pensato come un edificio funzionale, il nuovo nido sarà anche green. «Nel mettere a punto il progetto, il tema della sostenibilità ambientale è stato centrale, in primo luogo per quanto riguarda la scelta dei materiali, come il legno», prosegue Reggio. Verrà anche realizzato un impianto fotovoltaico, con una potenza tale da garantire una buona autonomia dal punto di vista energetico. «L’impianto sarà di supporto per ridurre in modo sensibile il consumo di energia elettrica e migliorare gli aspetti di sostenibilità ambientale: in questo modo, illuminazione e riscaldamento saranno per gran parte alimentate da energia rinnovabile autoprodotta, senza arrecare danno all’ambiente», chiosa l’assessore.

Francesca Pinaffo

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