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Il Barolo golf club: «Progetto gigantesco e molto improbabile»

Il Barolo golf club: «Progetto gigantesco e molto improbabile»

NOVELLO Il comitato di Novello, che raccoglie le firme di 255 cittadini, è tornato a farsi sentire riguardo alla realizzazione del progetto “Le tenute del Barolo golf luxury resort”, un campo da golf a 18 buche con annesso complesso immobiliare e servizi che dovrebbe sorgere in una zona di 30 ettari situata tra i Comuni di Novello e Narzole, e che da anni versa in uno stato di degrado. La riunione svolta con l’Amministrazione comunale, tecnici, urbanisti e avvocati per discutere del futuro dell’area non ha convinto il comitato. «Già dal 2006 doveva essere costruito un campo da golf internazionale, un progetto che aveva promesso posti di lavoro e sviluppo del turismo nelle Langhe. Ora abbiamo di nuovo davanti un progetto tanto gigantesco quanto improbabile, che tra le opere previste vanta enormi parcheggi sotterranei dal grande impatto idrogeologico e l’abbattimento delle strutture costruite in precedenza per costruirne altre con il conseguente cambiamento della conformazione del territorio e con ulteriore consumo di suolo». Tra le perplessità emerse anche quelle relative all’approvazione alla variante parziale al piano regolatore che permetterà la realizzazione del progetto. «Si è appreso che i nuovi edifici verranno catalogati come residenziali, ma saranno legati al campo da golf, cioè chi comprerà una casa dovrà comprare anche le quote del golf e contribuire a pagarne la gestione».

Il sindaco di Novello Roberto Passone ha risposto: «La variante al Piano regolatore non produce capacità residenziale-turistica aggiuntiva, ma semplicemente viene prevista una maggiore regolamentazione dell’area per tutelare il territorio e il paesaggio, concedendo all’Amministrazione maggiori strumenti di controllo. Non viene poi generato un consumo di suolo aggiuntivo, visto che le aree edificabili non mutano e non sono generati nuovi volumi edificabili. Per quanto riguarda le opere di urbanizzazione e infrastrutture necessarie sono state approvate con il benestare degli enti preposti. La variante è, poi, in continuità con quanto deliberato dalla precedente Giunta nel 2018, all’unanimità». Altre criticità sollevate hanno riguardato l’approvvigionamento idrico e la preoccupazione relativa alla presenza di rifiuti tossici all’interno dell’area, situazione per cui era stata aperta anche un’indagine. Il primo cittadino ha voluto fare altre precisazioni: «Per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico, la norma prevede l’uso di acqua potabile solo per consumo umano, per altre esigenze è necessario trovare soluzioni alternative, tra cui una presa in Tanaro, utilizzo di pozzi o recupero di acque piovane. Sul tema dei rifiuti l’Amministrazione ha verificato che siano state effettuate tutte le operazioni di bonifica necessarie: l’area in questione è, però, di pertinenza del Comune di Narzole».

Daniele Vaira

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