Spose del sud. L’Università delle generazioni celebra le calabrotte

ROCCA CIGLIÈ  L’8 marzo, in occasione della festa delle donne, le associazioni culturali Università delle generazioni e Amici della Calabria hanno assegnato, simbolicamente, a tutte le calabrotte, ossia le donne calabresi sposate a giovanotti delle Langhe agli inizi degli anni sessanta, il Gran premio delle generazioni e un affettuoso attestato di riconoscenza e di gratitudine per quanto significato per questo territorio piemontese e per essersi fatte onore e per aver reso onore alla Calabria, loro regione di origine.

Spose del sud. L'Università delle generazioni celebra le calabrotte

Le pergamena fa bella mostra di sé accanto al gonfalone nella sala consiliare del Comune di Rocca Cigliè e le stesse due associazioni hanno proposto a tutti i sindaci delle Langhe la realizzazione di un monumento alle calabrotte per siglare un’epoca e un’epopea sociale.

Le calabrotte hanno avuto l’attenzione, anche sociologica, sia dello scrittore cuneese Nuto Revelli, specialmente con il libro L’anello forte (Einaudi 1985) sia del collettivo Lou Palanca con la narrazione di Ti ho visto che ridevi (Rubbettino 2015) presentato ad Alba nella giornata delle donne del 2016 da Carlo Petrini, fondatore e presidente di Slow Food il quale ha dichiarato, come pure nella presentazione del libro, che le calabrotte hanno salvato le Langhe.

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