BRA Il senso del sit-in pro Ucraina, che si è svolto in piazza Caduti e sull’ala di corso Garibaldi questa sera (mercoledì 2 marzo) dalle 19.30 alle 20.30 alla presenza di un foltissimo gruppo di concittadini, era tutto riassunto nel cartello scritto a mano, con il pennarello nero e rosso, appoggiato alla ringhiera dello scalone di accesso al municipio. Riportava alcuni versi della poesia Promemoria di Gianni Rodari: «Ci sono cose da non fare mai, nè di giorno nè di notte, nè per mare nè per terra: per esempio la guerra».
Sull’atrio, coordinati da Marina Isu della scuola di pace Toni Lucci, si sono alternati al microfono, il sindaco Gianni Fogliato, esponenti dell’Up50, del mondo civile e delle associazioni. Tutti con un denominatore comune: condannare, senza se e senza ma, una guerra scatenata da Putin, che sta provocando morti, distruzione e tragedie. Corale il grazie all’Europa che si sta dimostrando compatta nel contrastare questo conflitto con le varie sanzioni alla Russia e corale, anche se silenziosa, la preghiera che ciascuno dei presenti ha elevato per la pace, condensata dalle parole di don Giorgio Garrone, moderatore dell’Up50, che ha concluso la manifestazione.
Valter Manzone