Vino vita vista, libro e progetto fotografico per la cantina Conterno e Fantino di Monforte d’Alba

Presentato il 18 febbraio, vi hanno collaborato lo scrittore Michele Marziani, il fotografo Davide Dutto e la disegnatrice Noemi Conterno

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Claudio Conterno, presidente di Cia Cuneo e viticoltore di Monforte

MONFORTE D’ALBA Quando si festeggiano anniversari e traguardi di ditte e attività economiche, non è raro che si dia alle stampe una pubblicazione a ricordo della data. Spesso, la retorica aziendalista porta a operazioni dal dubbio valore letterario, buone per chi, proverbialmente, “ se la canta e se la suona”.

Non è questo il caso della cantina Conterno e Fantino di Monforte, giunta nel 2022 al suo quarantennale. Claudio e Guido, caratteri agli antipodi ma in grado di capirsi con un’occhiata, hanno voluto creare un’opera che includesse varie arti: scrittura, disegno, fotografia e, perché no, vinificazione. Vino vita vista è il nome del progetto, cinquecento cofanetti da regalare «a chi ha contribuito, in questi anni, a farci entrare nel mondo». Se apriamo una delle scatole troviamo una bottiglia di Barolo 2018 Sorì Ginestra, un libro, dove ai disegni e alle immagini si alterna “L’alfabeto del paesaggio” langarolo, e una fotografia ritraente l’arco alpino così come appare dalla torretta della cantina.

I due vignaioli si sono affidati a Michele Marziani (scrittore) Davide Dutto (fotografo) e a una rappresentante della formazione primavera, la disegnatrice Noemi Conterno.

Marziani, riminese, è autore di Il gambero nero. Ricette dal carcere. Durante la presentazione di Vino vita vista, tenutasi il 18 febbraio, ha affermato: «Sono diffidente per natura, lo ero prima di tutto riguardo a un libro aziendale: parlando con Claudio, ho cambiato idea. Superata questa fase, il mio scetticismo si è spostato sull’autrice dei disegni, la figlia del committente. Preso atto della sua bravura, mi sono totalmente ricreduto. Infine, mi ha soddisfatto pienamente anche la traduzione di Gail McDowell». Al volume principale, con copertina rigida, è allegata la versione inglese. Si va dalle Alpi allo Zibaldone, con riferimenti anche agli autori che hanno narrato l’epopea di queste colline.

Noemi, dal canto suo, ha voluto «dare forma alle parole scelte da Michele. In realtà questo è mai stato il mio mestiere, in precedenza scarabocchiavo qualcosa e basta, ma con il Covid-19 ho ripreso in mano il mio album da disegno. Per il volume, ho usato la tecnica dell’acquarello».

L’immagine è in realtà composta da ventiquattro scatti ed è lunga 156 centimetri. «Trovare le condizioni climatiche ideali non è stato facile: ci sono voluti due anni. Le cime visibili vanno dalle Alpi Liguri all’Adamello. La foto completa riporta l’indicazione delle principali vette, individuate e localizzate da Michele Colonna, presidente del Cai piemontese. All’interno del libro, invece, l’immagine è piegata come nelle vecchie guide turistiche. La parte grafica è stata curata da Alessandro Rivoira. Vorrei, magari per il cinquantennale, dare luce a un secondo progetto: dopo l’ambiente, mi piacerebbe ritrarre il paesaggio umano che sta attorno all’azienda» ha spiegato il fossanese Davide Dutto.

Davide Barile

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