Aprile 1922: nell’ex casa dei cani nasce il Coppino

Aprile 1922: nell'ex casa dei cani nasce il Coppino
Il tiro alla fune alla Fiera del tartufo del 1942

LA STORIA Il 30 aprile il campo sportivo Michele Coppino compirà cento anni. Il prato sul quale, nel 1922, l’Albese realizzò a proprie spese l’impianto, in città era conosciuto come “chiabotto dei cani”, o “casa dei cani”. Era in parte una discarica e in parte la sede dell’accalappiacani. Fino a quel momento l’Albese, fondata nel 1917, giocava nel cortile della Maddalena. Nel 1921 la società biancazzurra, presieduta da Guido Chiampo, presentò al Comune la richiesta di avere un campo da calcio e il 26 ottobre la Giunta del sindaco Giovanbattista Vico diede parere favorevole. Il 2 febbraio 1922 il Consiglio comunale concesse all’Albese il terreno (circa 8.700 metri quadrati) e meno di tre mesi dopo, il 30 aprile, il campo da calcio venne inaugurato con un’amichevole tra Albese e Aurora football club savonese. Gazzetta d’Alba relegò la notizia a fondo pagina, ma l’autore del breve articolo non risparmiò sulla retorica, parlando di «solenne inaugurazione», «elegante grandiosità» e «magnificente suburbica posizione» del campo. Il chiabotto dei cani era già diventato un lontano ricordo. Il campo sorse nel centenario della nascita di Michele Coppino, ma la cronaca dell’inaugurazione parla genericamente di campo sportivo. È quindi molto probabile che l’intitolazione sia successiva.

Visto con gli occhi di oggi, il Coppino di cento anni fa non era niente di speciale: tribuna e recinzione in legno e il ciabòt dell’accalappiacani, che nel 1924 verrà sopraelevato di un piano per poter disporre di spogliatoi. Nell’atto di concessione del terreno si parla di un «campo sportivo per il giuoco del foot-ball, del pallone e per esercitazioni ginnastiche». È probabile che con il termine pallone si intendesse il balon, visto che in quegli anni il Mermet era semiabbandonato a causa di una vertenza tra il proprietario e il Comune. Non sappiamo se il Coppino abbia ospitato incontri di pallapugno, ma di certo è stato per decenni un impianto polisportivo, con gare di atletica, bocce, tiro al piattello, ginnastica, tiro alla fune e pallavolo.

Anche nel dopoguerra il Coppino dimostrò la sua polivalenza, accogliendo per esempio nel 1949 una gara motociclistica a inseguimento e nel 1950 una partita dimostrativa di rugby che, stando alle cronache, passò quasi inosservata. Nel 1934 il Gruppo escursionistico albese chiese di usare il terreno a dicembre e gennaio per il pattinaggio. L’Albese diede il nulla osta, ma della pista non si ha notizia, così come non vide la luce il campo da tennis di cui si parlò nel 1927. L’idea era di realizzarlo a fianco del terreno di gioco e far nascere una sezione tennistica in seno all’Unione sportiva Albese. Il campo da tennis sorgerà qualche anno dopo, poco più avanti, in circonvallazione.

Aprile 1922: nell'ex casa dei cani nasce il Coppino 2
Juventus e Albese durante un’amichevole del 1927, terminata sul punteggio di 2-2

Nei primi anni il Coppino ospitò più volte la Juventus e il Torino. L’Albese affrontò i bianconeri nel 1923, nel 1925, nel 1927 (pareggiando per 2-2) e nel 1928, andando in vantaggio per 1-0 prima di cedere 1-3. Il 25 ottobre 1936, durante la Fiera del tartufo, per inaugurare la nuova tribuna in legno, al Coppino arrivò il Torino e nel 1942, pochi mesi prima di sfollare ad Alba per sfuggire ai bombardamenti, la Juventus affrontò in amichevole il Cinzano. Il 4 settembre del 1948 il campo fece i conti con l’alluvione, che allagò il terreno di gioco e fece crollare 59 metri di recinzione causando danni per 110mila lire. Le amichevoli di lusso tornarono negli anni ’60.

Al Coppino giocarono Omar Sivori (autore di due gol nell’amichevole tra Juventus e Albese nel 1963) e il futuro Ct azzurro Azeglio Vicini, che nel 1962 affrontò l’Albese con la maglia della Sampdoria. Nel 1971 arrivò anche l’impianto di illuminazione. Stava iniziando il decennio più glorioso per l’Albese, che nel 1975 conquistò una storica promozione in serie C e nel 1976 finì sugli schermi della Rai (con commento di Bruno Pizzul) per la partita casalinga contro l’Udinese, vinta per 1-0 dai friulani. In un secolo di vita il Coppino è stato anche al centro di una curiosa vicenda. Nel 1950 l’Albese chiese al Municipio di prendere provvedimenti (inviando «una guardia civica» o delimitando l’area) in modo da impedire, a chi andava nell’odierna piazza Cagnasso a giocare a bocce, di approfittarne per vedere le partite di calcio senza pagare il biglietto. Pare che qualcosa del genere, a volte, accada anche oggi.

 

Aprile 1922: nell'ex casa dei cani nasce il Coppino 1
L’Alba calcio impegnata in una partita di campionato

Corrado Olocco

 

Banner Gazzetta d'Alba