Roberto Bodrito confermato presidente dell’enoteca regionale di Grinzane Cavour

RINNOVATO IL CONSIGLIO DIRETTIVO, CHE CONFERMA LA FIDUCIA AI VICEPRESIDENTI CARLO BO E GIANFRANCO GARAU. L’ASSEMBLEA HA APPROVATO IL BILANCIO 2021, CHE HA FATTO SEGNARE UNA RIPRESA DA RECORD.

Roberto Bodrito confermato presidente dell'enoteca regionale di Grinzane Cavour

GRINZANE CAVOUR Sarà ancora Roberto Bodrito a guidare l’Enoteca regionale piemontese Cavour: la nomina, all’unanimità, è stata decisa nella prestigiosa cornice del salone delle Maschere lo scorso giovedì 14 aprile dal Consiglio direttivo, rinnovato nel corso dell’assemblea dei soci una settimana prima. Il sindaco di Cortemilia e presidente dell’Unione montana Alta Langa potrà dare continuità al proprio operato dell’ultimo triennio, affiancato dai vicepresidenti Carlo Bo e Gianfranco Garau, sindaci dei due Comuni proprietari del castello, rispettivamente Alba e Grinzane Cavour. Nel Consiglio direttivo, che resterà in carica fino al 2025, sono stati riconfermati anche Matteo Ascheri, presidente del Consorzio di tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani, e Bianca Vetrino, per l’Ordine dei cavalieri del tartufo e dei vini di Alba. Sono stati nominati, inoltre, per la zona del Barolo il primo cittadino di Castiglione Falletto, Paolo Borgogno e, per il Roero, il sindaco di Monticello d’Alba, Silvio Artusio Comba. Riconfermato in blocco anche il Consiglio dei revisori dei conti, composto da Franco Balocco, Roberto Berzia e Roberto Saracco.

Guardando a quanto fatto in questo triennio, spicca l’inaugurazione del museo In vigna, un percorso emozionale e didattico a cielo aperto pensato per accompagnare i visitatori tra i filari della Vigna del Conte, ai piedi del castello, alla scoperta del vigneto e della produzione dell’uva da vino. Oltre alle novità sul fronte della comunicazione, con il rinnovo del sito web e il restyling del logo, di assoluto rilievo sono gli appuntamenti consolidati del compleanno Unesco e dell’Asta mondiale del Tartufo bianco d’Alba, che il 13 novembre celebrerà la sua XXIII edizione. In attesa dell’inaugurazione del belvedere che realizzerà la Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo, un altro grande appuntamento in programma il 29 ottobre, dopo il fortunato debutto dell’anno scorso , è costituito da Barolo en primeur, l’asta benefica organizzata dalla Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo, insieme al Consorzio di tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani.

«Questa riconferma è per me un grande motivo di orgoglio, rappresentando il riconoscimento del lavoro svolto nel nostro mandato dalla squadra uscente, che ringrazio per il percorso fatto insieme: dai vicepresidenti Carlo Bo e Gianfranco Garau, ai componenti del Consiglio direttivo, ai revisori dei conti, al direttore Marco Scuderi e al personale dell’Enoteca», afferma il presidente Roberto Bodrito. «Il castello di Grinzane Cavour è oggi una delle mete maggiormente apprezzate dai visitatori e certamente costituisce un simbolo del nostro splendido territorio, capace di crescere negli anni sotto l’aspetto turistico e nella promozione dei grandi vini e del Tartufo bianco d’Alba. In questi tre anni ci siamo trovati a fronteggiare l’enorme sfida della pandemia. Dopo aver chiuso il 2019 con numeri mai visti nei suoi 55 anni di storia, con oltre 50mila ingressi all’enoteca, da febbraio 2020 il Covid ha imposto diversi periodi di fermo, che non hanno comunque impedito, alla ripartenza, di registrare dati da record nei mesi estivi e autunnali. Gli ingressi paganti al museo delle Langhe l’anno scorso, dalla riapertura in maggio, sono stati 37.877. Tra luglio e agosto abbiamo chiuso con un +32% rispetto al 2019 e gli oltre 10mila visitatori del mese di ottobre costituiscono il miglior risultato di sempre. Senza contare le attività che non prevedono un biglietto di ingresso, come il museo a cielo aperto In vigna, l’enoteca e i numerosi eventi qui ospitati, che ci hanno portato a superare i 100mila visitatori. Primariamente turisti di prossimità, provenienti da Svizzera, Francia e Germania, ovviamente anche con una significativa quota di italiani».

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