San Cassiano è tra i capostipite dei comitati nati nella città

San Cassiano è  tra i capostipite dei comitati nati nella città

L’INTERVISTA  Continua il viaggio nei quartieri con l’intervista a Gianfranco Cassinelli, presidente di San Cassiano, quartiere che comprende la parte Ovest di Alba e che avrà nuovi vicini: i nascenti comitati Masera e Gallo.

Cassinelli come giudica l’esperienza che sta per concludersi?

San Cassiano è  tra i capostipite dei comitati nati nella città 1

«Ha rappresentato la naturale evoluzione dell’impegno serbato a favore del quartiere, intrapreso 13 anni or sono con spirito pionieristico e successivamente istituzionalizzato e regolamentato dall’Amministrazione comunale. La presidenza impone un impegno gravoso, ricambiato dalla riconoscenza attribuita da parte di molti residenti. Ritengo che parecchie richieste di cui il comitato si è fatto portavoce si siano poi concretizzate e parecchie iniziative proposte siano andate a buon fine».

I cittadini partecipano alle attività del comitato?

«Ho riscontrato una grande partecipazione in occasione degli eventi più popolari e di natura goliardica quali la Festa degli aquiloni, la tappa locale di Albainbici e le Quartieriadi per i quali era in azione anche il nutrito gruppo di volontari che ringrazio per il costante impegno profuso. I cittadini sono intervenuti anche in occasione di assemblee riguardanti necessità particolari, circoscritte a limitate porzioni di territorio. Meno partecipazione, invece, all’attività istituzionale, quali le riunioni periodiche o quelle straordinarie per l’approfondimento di temi generali come servizi, viabilità e lavori pubblici di rilevante natura».

Come giudica i rapporti avuti con l’Amministrazione comunale?

«Per la verità, complice la situazione emergenziale legata al Covid-19, non siamo riusciti a organizzare le consuete assemblee di fine anno con il coinvolgimento dell’Amministrazione e del sindaco, mentre sono stati numerosi gli incontri tra presidenti, assessori e consiglieri delegati avvicendatisi, parte in presenza fino a quando è stato possibile, altrimenti in via telematica. Riguardo i rapporti con i delegati, essendosene succeduti tre, è stato sempre necessario ridefinire le modalità operative sebbene tutti abbiano dimostrato disponibilità e buona volontà nell’assecondare e cercare di portare a risoluzione le varie istanze inoltrate. È anche continuo il contatto con i consiglieri di minoranza, alcuni dei quali risiedono nel quartiere».

 Giorgia De Carolis

Cassinelli: «Tante cose migliorate nel tempo»

Con Gianfranco Cassinelli, presidente del quartiere San Cassiano, parliamo della situazione nella zona.

Quali problemi sono stati risolti in questi anni?

«L’elenco è lungo e va dalla pista ciclabile di corso Barolo, al parcheggio di fronte al bar Teresio; dalle baracche abusive dell’ex canale Enel, che erano fonte di disturbo notturno, alla realizzazione di recinzioni per contenere i cinghiali; alla casetta dell’acqua nell’area verde di corso Europa. Poi ci sono i parcheggi in via Pinin Balbo, il recupero dell’area abbandonata in via dell’Acquedotto, la sostituzione delle passerelle al villaggio San Cassiano e le opere per evitare gli allagamenti in via Pieroni e Stoppa».

Cosa resta da migliorare?

«Servono diversi interventi sulla viabilità: mancano i marciapiedi in corso Barolo e su un lato di corso Europa e il quartiere attende da tempo il collegamento tra la rotonda dell’Apro e quella della vigna che fa parte del nuovo centro commerciale Dimar. Sempre su strade e dintorni andrebbero puliti con regolarità pozzetti e tombini e curate le aree verdi, in attesa della sistemazione idrogeologica del versante collinare. Abbiamo più volte segnalato le carenze legate al mancato completamento del raddoppio della fognatura. Tra i desideri, poi, c’è il reperimento di una sala decentrata da utilizzare in occasione degli incontri pubblici e come sede del comitato di quartiere».

Ha intenzione di ricandidarsi?

«Dopo 13 anni nel comitato, di cui l’ultimo mandato come presidente, mi riproporrò per un ruolo più defilato. È opportuno un avvicendamento e l’ingresso di nuove forze».

g.d.c.

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