In partenza ad Alba la carovana di Circonomia

In partenza ad Alba la carovana di Circonomia 1

IL FESTIVAL L’ambiente e il suo stato di malattia richiedono mobilitazioni urgenti, vanno allestite barricate e cantieri, laboratori di pensiero e azione per proteggere la natura dai ritmi patologici della produzione umana. È in questa cornice filosofica che prende forma Circonomia, il festival internazionale dell’economia circolare e della transizione ecologica. La presentazione è avvenuta mercoledì 11 maggio nella sala convegni di Banca d’Alba.

A seguire si è tenuto dal titolo “Sport e sostenibilità”, con la partecipazione del presidente del Coni Giovanni Malagò e di Luca Pancalli, presidente del Comitato paralimpico italiano. Saliranno poi sul palco la vicepresidente del comitato stesso italiano Tiziana Nasi, l’ex tecnico della Nazionale maschile di volley Mauro Berruto e la campionessa langarola Francesca Fenocchio, medaglia d’argento hand bike a Londra nel 2012. Due incontri introduttivi a un programma che si protrarrà fino a settembre e che vuole sollecitare coscienze individuali e istituzioni a radicali ripensamenti. Si parlerà della necessità di generare meno rifiuti, di riutilizzo, di riduzione delle emissioni e di stili di vita sostenibili.

Pochi giorni dopo Alba ospiterà un altro evento che vuole radunare energie internazionali attorno alla lotta ecologica: la Prima conferenza regionale Piemonte per un’alleanza verde e civica (Avec). Spiega Roberto Cavallo, scrittore e amministratore delegato della cooperativa Erica: «Alcuni mesi fa, insieme all’ex ministro dell’ambiente Edoardo Ronchi e ad altri amici imprenditori, abbiamo dato vita a un nuovo progetto per riunire chi s’impegna per un futuro sostenibile. Siamo così arrivati ad adottare una carta d’intenti, già sottoscritta da numerose realtà civiche e ambientaliste italiane».

La conferenza regionale si terrà ad Alba, sabato 21 maggio alle 9.30 nei locali dell’Associazione commercianti albesi (Aca) di piazza San Paolo. Cavallo: «Sarà un primo momento di ascolto. Perché la politica ha bisogno di ascoltare, per poi essere capace di fare sintesi e passare all’azione». Al tavolo dei relatori saliranno rappresentanti di mondi diversi: Fridays for future, l’ente turismo Langhe, Monferrato e Roero, l’Università di Torino, Slow food e altri. La prenotazione è obbligatoria sulla piattaforma www.eventbrite.com.

Conclude Cavallo: «In un pianeta in cui negli ultimi 50 anni la popolazione è raddoppiata raggiungendo quota 8 miliardi, i consumi di energia – per la gran parte di origine fossile – sono quasi triplicati e quelli dei materiali quadruplicati, la transizione ecologica è ineludibile. Il processo servirà per affrontare la crisi climatica, la scarsità delle risorse naturali, assicurando prosperità per tanti e non per pochi, tutelando capitale naturale, biodiversità e servizi ecosistemici, indispensabili per le presenti e le future generazioni. Dobbiamo assicurare un benessere durevole e inclusivo, basato su giustizia sociale e ambientale: urgono profondi cambiamenti dell’economia».

 Matteo Viberti

Della Seta: gli agricoltori, i protettori dell’ambiente

L’INTERVISTA Parliamo con Roberto Della Seta, direttore artistico di Circonomia, il festival dell’ambiente che si terrà ad Alba nei mesi a venire, di cui parliamo nell’articolo in basso.

Quest’anno il festival albese dedicato all’ambiente è più che mai “delicato” e caratterizzato dall’urgenza. Che cosa ci sta accadendo, Della Seta?

«Abbiamo scelto di aggiornare il nome del festival, aggiungendo a “economia circolare” le parole “transizione ecologica”. Questa esigenza deriva dalla complessità dei problemi in cui siamo immersi. L’idea di circolarità coincide con un paradigma fondamentale, quello di azzerare i rifiuti, gli scarichi e le emissioni dannose per la salute. Ma questa idea non può essere realizzata se non all’interno di un più ampio concetto di transizione energetica. Entro pochissimi decenni – circa 20 anni – dobbiamo eliminare l’uso dei combustibili fossili a livello globale. Se non riusciremo a raggiungere questo obiettivo, come sostiene la maggioranza della comunità scientifica, ci troveremo in una situazione tragica – non per l’ambiente, che ha capacità rigenerative –, ma per noi uomini. Crescerebbero la povertà e le disuguaglianze; ci sarebbe disoccupazione e perdita di aziende, oltre che incremento delle migrazioni».

In che modo la dimensione ecologica è influenzata dalla guerra in corso?

In partenza ad Alba la carovana di Circonomia
Roberto Della Seta

«Ciò che sta succedendo in Ucraina rende ancora più evidente la necessità di profondi ripensamenti sistemici. Si discute dell’embargo sulle forniture di gas ed energia dalla Russia: una scelta difficile nell’immediatezza, una decisione che si fonda su ragioni di tipo strategico e bellico, ma che servirebbe anche ad accelerare la transizione energetica, incentivando il nostro Paese a ricorrere a fonti rinnovabili. Oggi passare dai combustibili fossili alle rinnovabili significa difendere la democrazia e la libertà. Questo è un tema centrale per il festival Circonomia».

Per Langhe, Monferrato e Roero, qual è la sua percezione sullo stato dell’ambiente?

«Le colline mantengono una buona sensibilità verso la sostenibilità ambientale, con crescenti pratiche virtuose dal punto di vista produttivo e istituzionale. Questo non significa che i problemi siano risolti. Esistono molte criticità legate all’impatto dell’agricoltura. La provincia di Cuneo rappresenta uno dei distretti alimentari più importanti d’Europa, un primato sicuramente positivo dal punto di vista economico, ma allo stesso tempo questo peso significa maggiore utilizzo di fitofarmaci e prodotti di sintesi, consumi idrici elevati, disboscamento. Simili pratiche sul lungo termine coincidono anche con una minaccia per il valore economico dei comparti. L’agricoltura paga il prezzo della crisi climatica: pensiamo al settore vitivinicolo, le cui colture risultano a forte rischio nel prossimo futuro se le temperature continueranno a crescere e se la biodiversità non verrà protetta. Le aziende agricole possono fare molto, per esempio realizzare impianti di produzione di energia pulita a partire dai residui della coltivazione e dell’attività zootecnica».

m.v.

Il prossimo appuntamento

Sala Convegni Banca d’Alba – Via Cavour 4, Alba
Mercoledì 18 maggio, ore 18
Agricoltura Circolare – Farm to Fork
con Nicolò Barbano, Sara Vezza, Chiara Pelassa, Pina Terenzi. Lorenzo Gallo,
Modera: Beppe Rovera

Banner Gazzetta d'Alba