L’entusiasmo di un volontario della prima ora a 45 anni dalla fondazione dell’Asava

L’entusiasmo di un volontario della prima ora a 45 anni dalla fondazione dell’Asava
L’inaugurazione della nuova sede Asava nel dicembre 2018

LETTERA AL GIORNALE Signor direttore, innanzitutto grazie per lo spazio che mi concede. Sono un volontario dell’Asava, operativo sin da quando l’associazione è stata fondata, nel lontano 15 maggio 1977. Il mio intento è quello di testimoniare l’importanza di un’associazione che offre il proprio servizio per il trasporto sanitario ininterrottamente da 45 anni, 24 ore su 24, a favore degli albesi e del circondario.

L’Asava (Associazione servizio autisti volontari ambulanza), che quest’anno spegne 45 candeline, è ormai storicamente presente nel quotidiano del nostro territorio ed è diventata un bene prezioso e un grande vanto dell’albesità. Opera nella circoscrizione con umiltà, con lo spirito etico e silenzioso del dono.

Il volontariato è un servizio spontaneo, libero e gratuito: volontari non si nasce, si diventa. La forza della nostra associazione si basa sul valore dell’altruismo che diventa un gesto d’amore e di aiuto verso le persone in difficoltà: questo appaga i sacrifici sia dei volontari che delle loro famiglie. Il semplice grazie pronunciato dalla persona soccorsa, credetemi, ha un valore immenso e non ha prezzo.

L’Asava è stata la prima associazione di volontariato e di assistenza con ambulanze nell’Albese e nel circondario (la Cri ha iniziato ad Alba 4 anni dopo, nel giugno 1981). Dal 1977 la nostra associazione è cresciuta esponenzialmente grazie all’impegno e alla determinazione di tutti i soci volontari ben coordinati dai direttivi che si sono susseguiti e liberamente eletti. Dal 1992 l’associazione è stata anche arricchita dell’impegnativo servizio medico-sanitario del 118, con soccorritori volontari adeguatamente formati e coordinati sul territorio dalla centrale operativa di Saluzzo. La dedizione dei volontari dell’Asava ha permesso di superare le numerose difficoltà incontrate nel tempo per offrire un livello di servizio ottimale ai fruitori (conoscenze e metodi messi poi a disposizione di altre associazioni).

I Consigli direttivi non sono stati da meno in quanto hanno saputo interpretare le nuove esigenze “traghettandoci” prima nella nuova sede di Gallo Grinzane (importante nella geologistica della locazione del nuovo ospedale Pietro e Michele Ferrero di Verduno) e successivamente nel guidarci verso l’adeguamento alle nuove regole nazionali del terzo settore. Ora l’Asava è un ente indipendente, giuridicamente costituito con una propria partita Iva e un proprio statuto aggiornato, composto da presidente, Consiglio direttivo, revisore dei conti, soci volontari e dipendenti che svolgono un lavoro senza eguali e sempre in costante incremento. L’Asava, ormai insostituibile, è la storia di un successo a favore del nostro territorio.

Concludendo, da “senior” dell’Asava, colgo l’occasione per fare un invito anche ai miei colleghi: continuiamo a stare uniti, dobbiamo essere fieri di quanto abbiamo fatto e certi di quanto faremo. Continuiamo a crederci, guardiamo con ottimismo e fiducia al futuro e ai giovani che con il nostro esempio ricevono una lezione di vita. Con l’obiettivo del nostro primo cinquantenario ricordiamoci sempre che a far del bene non si fa mai del male.

 Un volontario Asava 

Onore al merito dell’Asava e del suo rappresentante, che ha chiesto di non pubblicare il nome (anche se la lettera è firmata) facendo così risaltare il valore di tutto il gruppo. Stimiamo e apprezziamo il lavoro generosamente svolto sul territorio​​​​​ e auguriamo loro lunga vita e lungo servizio.

g.t.

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