C’è anche la tecnologia piemontese nella missione lunare Artemis 1

TECNOLOGIA Secondo gli ultimi aggiornamenti dell’Ansa sarebbe, non solo temporaneamente sospeso il conto alla rovescia, iniziato sabato 27 agosto, per la missione Artemis 1, ma il lancio  della missione senza equipaggio simbolo del ritorno alla Luna, la cui partenza era prevista per oggi, lunedì 29 agosto, alle 14.33 (ora italiana) dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral, sarebbe addirittura sospeso. Il countdown era stato fermato quando mancavano 40 minuti alla partenza per dare modo ai tecnici della Nasa di risolvere i problemi sorti con uno dei quattro motori. L’ipotesi della formazione di una crepa strutturale nello stadio centrale del razzo sembrava superata e il problema pareva legato alla formazione di ghiaccio. Poco dopo, in diretta tv, la Nasa ha annunciato l’annullamento della partenza per l’impossibilità di riparare il guasto insorto nel terzo motore. Il lancio potrebbe slittare a venerdì 2 settembre e la finestra si dovrebbe aprire alle 18:48 (ora italiana) per una durata di 120 minuti. In questo caso la missione dovrebbe durare 39 giorni invece che 42, concludendosi con un ammaraggio nell’Oceano Pacifico previsto per l’11 ottobre, ha comunicato l’Ansa.

La missione, dall’alto valore simbolico e momento storico per l’Europa, ha tanto di italiano. Tra i protagonisti c’è anche il Piemonte, grazie alla collaborazione fra Agenzia spaziale italiana (Asi) e industria. Oltre alla partecipazione al modulo di servizio di Orion, realizzato con il contributo di Leonardo e Thales Alenia Space. A rappresentare l’Italia nella missione c’è anche il piccolo satellite Argomoon, realizzato per l’Asi dall’azienda Argotec di Torino. Sarà l’unico satellite europeo attivo nell’orbita lunare, dalla quale riprenderà le tecnologie che voleranno nella missione Artemis 1, ha spiegato l’Ansa.

Per l’astronauta italiano Luca Parmitano, il lancio di Artemis cambierà la storia. «Questo ritorno sulla Luna non sarà una semplice ripresa di quello che è successo negli anni Sessanta e Settanta, ma davvero un nuovo inizio», ha commentato all’Ansa. L’attesa per questo lancio è alta in tutto il mondo. Sarà la prima tappa di un programma più ampio che prevede una seconda e una terza missione (Artemis 2 e Artemis 3) nell’orbita lunare. Grazie a questa missione gli astronauti torneranno dopo mezzo secolo sulla Luna, non solo per camminare sulla sua superficie, ma per costruire un avamposto stabile per i futuri viaggi verso Marte.

Elisa Rossanino 

 

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