ROERO Tante piccole storie di gente comune capaci di raccontare i riti, le tradizioni, le sfide e l’orgoglio di un territorio come quello del Roero che si intreccia con le Langhe. Un’area Unesco che ora può essere scoperta a partire dalle cento voci di coloro che la abitano e la rendono viva, grazie al progetto Roero coast to coast.
Roero stories è la rubrica nata per raccontare il Roero promossa da Mudi, sistema culturale diocesano di Alba, quale ente capofila, e in collaborazione con il Comune di Magliano Alfieri e l’associazione Network Roero.
Cento sono le storie scelte per non dimenticare, per tramandare storie di tradizioni e vita quotidiana, di natura e arte. Insieme sono capaci di raccontare la storia di una comunità, di paesi che si sviluppano tra il sali e scendi delle colline e la loro cultura immateriale.
Le storie che danno corpo al progetto si sviluppano attorno a quattro grandi temi: vita quotidiana, arte e cultura, ambiente e paesaggio, comunità e solidarietà e sono pubblicate in forma di storytelling sul portale del sistema culturale diocesano di Alba: www.visitmudi.it. Dall’autunno sarà disponibile anche un sistema gps narrativo-turistico utile per accompagnare il viaggiatore alla scoperta delle comunità locali.
Ecco di seguito l’inizio di una di queste storie:
«All’ingresso inferiore del Comune di Montaldo Roero si trova uno straordinario raggruppamento di grotte, antiche architetture ipogee scavate dall’uomo, con vari nomi legati ai possibili usi: fornace, croton, cròte o croton. Sono le tracce della storia materiale di un intero territorio».
Elisa Rossanino