COLDIRETTI Gas alle stelle e pellet introvabile preannunciano un autunno e un inverno “di fuoco” sul fronte riscaldamento, ma la soluzione potrebbe arrivare dal mondo agricolo. Lo afferma Coldiretti Cuneo evidenziando la presenza, nella provincia Granda, di aziende agricole che producono cippato destinato al riscaldamento. La soluzione potrebbe determinare un risparmio significativo per gli utenti con un’attenzione all’ambiente. La proposta è già stata presa in considerazione da numerosi condomini e aziende.
Il direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu, ha spiegato: «La produzione di un combustibile ecologico come il cippato valorizza le risorse del territorio collinare e montano e i materiali di scarto in un’ottica di economia circolare e di attenzione per l’ambiente, avendo ridotte emissioni inquinanti e consentendo di ridurre l’impiego di combustibili fossili come metano e gasolio, oltre ad offrire un buon risparmio in bolletta agli utenti finali”.
La produzione di cippato, una biomassa a uso energetico costituita da scaglie di legno che si ottengono inserendo in appositi macchinari agricoli, le cippatrici, piante a fine ciclo produttivo, scarti di potatura e scarti derivanti dal lavoro di pulizia di boschi e argini, costituisce un importante incentivo alla manutenzione delle superfici boschive e dei letti dei fiumi per evitare incendi e alluvioni.
«Una proposta interessante che unisce cura del territorio, attenzione all’ambiente e vantaggio economico per tutti», ha sottolineato Enrico Nada, presidente di Coldiretti Cuneo. «Le aziende agricole possono dare una grossa mano a famiglie e imprese che guardano con preoccupazione alla prossima stagione invernale per l’esplosione dei costi del gas e del pellet», ha aggiunto Nada.
Infine la cenere prodotta dalla combustione nelle caldaie a biomassa può tornare alle aziende agricole che la mischiano alla lavorazione dell’humus per farne terriccio o concimi.
Elisa Rossanino
