Ultime notizie

Nuovi orizzonti turistici: i viaggi spaziali sono realtà

Nuovi orizzonti turistici: i viaggi spaziali sono realtà
© Facebook / Virgin Galactic

VIAGGI SPAZIALI Stessa spiaggia e stesso mare? Da quest’anno l’adagio popolare potrebbe drasticamente cambiare. Serve un portafoglio dotato di molte tasche ma, dall’inizio dell’anno, sono possibili viaggi nello spazio aperto per chi non ha alle spalle nessun addestramento specifico.

Sono in vendita, a 450mila dollari l’uno (che al cambio attuale corrispondono a 440mila euro), i biglietti per un volo suborbitale con l’astronave di Virgin galactic, società di Richard Branson. Si tratta di salire a un’altezza superiore agli 80 chilometri sul livello del mare, limite della stratosfera, a bordo di una capsula portata in volo da un aereo madre, prima di staccarsi per procedere verso l’apogeo degli 86 chilometri di distanza dal globo. Durante questa fase l’equipaggio, formato da sei passeggeri e due piloti, viaggia in assenza di gravità per circa sei minuti prima di planare verso terra.

Non è l’unica possibilità per le tratte spaziali di tipo turistico: quella offerta da Blue origin del miliardario Jeff Bezos, però, è decisamente più costosa. La capsula completamente automatica ha già volato due volte con equipaggio a bordo, superando i cento chilometri di quota e, per ora, è stato soltanto ufficializzato il costo di uno dei biglietti, pagato 28 milioni di dollari, al termine di un’asta che prevedeva anche finalità benefiche. Il sistema razzo più capsula dell’azienda del proprietario di Amazon è già stato usato anche per trasportare in orbita un carico commerciale, composto da una serie di strumenti scientifici.

La terza azienda americana nel campo dei viaggi nello spazio (quasi) per tutti è la Space X di Elon Musk, il miliardario fondatore di Tesla. Il lancio in orbita di quattro persone, in questo caso, è stato preceduto da un addestramento di tipo astronautico e la missione, durata quasi tre giorni, ha superato i 500 chilometri di distanza dalla superficie terrestre. In questo caso, più che di turisti, si tratta di specialisti formati da un’azienda privata.

Insomma non siamo ancora ai viaggi spaziali visti al cinema, in cui basta acquistare il biglietto come si trattasse di un aereo, ma chi ha una disponibilità economica adeguata può già pensare a un’esperienza davvero fuori dal mondo.  

Giulio Segino

Banner Gazzetta d'Alba