ALBA Nei quattro stabilimenti italiani della Ferrero si sono svolte, dal 24 al 28 ottobre, le elezioni delle Rsu, rappresentanze sindacali unitarie, che hanno confermato la Fai-Cisl come primo sindacato nel gruppo con 27 delegati eletti, mentre alla Flai-Cgil vanno 20 seggi e alla Uila-Uil, sindacato più votato a Sant’Angelo dei Lombardi vanno 18 seggi.
Ad Alba la sigla Fai-Cisl è passata da 15 a 17 delegati; nei siti di Balvano (Potenza) e Pozzuolo Martesana (Milano) la Cisl consolida la sua rappresentatività, mentre nei siti di Sant’Angelo Dei Lombardi (Avellino) e Alba cresce e conferma la leadership sindacale.
«Gli oltre 7mila dipendenti italiani del gruppo Ferrero hanno riconosciuto il costante impegno di tutela sindacale e promozione del lavoro svolto dalla federazione», commenta il segretario nazionale della Fai-Cisl Massimiliano Albanese. «In questi anni il sindacato si è confrontato con tenacia e responsabilità con l’azienda per ottenere conquiste importanti per i lavoratori e le loro famiglie, come il recente premio di produzione, che arriva a 2.450 euro e che può essere in parte convertito anche in servizi alle persone».
Un commento sulle elezioni giunge dal segretario generale della Fai-Cisl nazionale, Onofrio Rota: «Portare al voto così tanti lavoratori e lavoratrici è un bell’esempio di democrazia e partecipazione di cui dobbiamo essere orgogliosi, quindi grazie a tutti coloro che hanno preso parte alle elezioni, grazie ai candidati, e auguri di buon lavoro agli eletti. Questo risultato storico è frutto della capacità di ascolto della nostra organizzazione, che mette la persona e la solidarietà al centro dei propri valori di riferimento, ben esercitati in tutti i livelli da delegati, operatori e dirigenti territoriali, regionali e nazionali: davvero complimenti a tutta la squadra. Questo è anche un nuovo punto di partenza: le competenze e la responsabilità riconosciute ai nostri delegati, rappresentano un mandato forte per proseguire il percorso avviato attraverso la buona contrattazione e con nuovi obiettivi di partecipazione e qualificazione del capitale umano, per affrontare insieme i tanti cambiamenti in corso nel mondo del lavoro e in un settore, l’industria alimentare, che si afferma sempre più come asset strategico per la crescita e la promozione del Made in Italy».