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Al Carnevale di Mussotto un piatto di polenta anche per il sindaco Carlo Bo

Al Carnevale di Mussotto un piatto di polenta anche per il sindaco Carlo Bo

ALBA Grande partecipazione all’83ª edizione del Carnevale mussottese. La manifestazione è stata visitata anche dal sindaco Carlo Bo che ha salutato le maschere, i cittadini e i volontari intenti nella preparazione della pasta, della polenta con salsiccia e delle altre iniziative realizzate martedì grasso il 21 febbraio nel piazzale del centro sportivo Renzo Saglietti.

Il Carnevale Mussottese chiude sabato 25 febbraio alle ore 20.45 con la Super tombola di Carnevale online, attraverso la pagina Youtube circolo Acli Luigi Maiolo. Ulteriori informazioni, programma e aggiornamenti sulla pagina Facebook circolo Acli “Luigi Maiolo.

Ad accogliere il primo cittadino c’erano le maschere Monsù Plaireu (Roberto Brutto), Madama Sarda (Lidia Gavarino), i ragazzi della Banda Mussotti, il presidente del circolo Acli “Luigi Maiolo” Giovanni Saglietti e il presidente del Comitato di quartiere Mussotto Giovanni Lano.

Il sindaco Carlo Bo commenta: «È stato bello partecipare all’evento, incontrare i tanti volontari e le maschere, tutti intenti a lavorare per le diverse iniziative, portando avanti con impegno, dedizione e fatica una manifestazione molto importante per la città e per il territorio. Il Carnevale oltre ad essere un evento di divertimento, è anche un’iniziativa che fa beneficienza. Ringrazio i numerosi volontari, che porteranno avanti la manifestazione nel tempo».

La storia

Il Carnevale Mussottese nasce nel 1936 grazie al parroco dell’epoca. A quei tempi nel quartiere Mussotto c’erano solo due aree abitate: una vicina alla stazione ferroviaria, chiamata zona Sarda perché c’era lì un’osteria gestita da una signora proveniente dalla Sardegna; l’altra, zona Plaireu, era vicino alla chiesa della Natività. I due nuclei abitativi si facevano la guerra a vicenda. Per riappacificare gli abitanti delle due fazioni, il parroco decise di creare il Carnevale Mussottese, evento durante il quale le due fazioni potevano farsi tutti gli scherzi possibili e immaginabili, ma dovevano convivere pacificamente durante il resto dell’anno. Nonostante ciò, la rivalità tra le due zone c’è sempre stata. Questo ha spronato le due fazioni a fare sempre l’una meglio dell’altra arricchendo sempre di più le iniziative del Carnevale. A metà degli anni ’80 Ernesto Prunotto, maestro nella scuola elementare del Mussotto, è riuscito, insieme ad altri volontari, a rilanciare il Carnevale Mussottese con più carri e più iniziative. È riuscito anche a limitare la storica rivalità presente tra le due zone del quartiere.

Le due storiche maschere rappresentano ancora oggi le due aree del quartiere Mussotto. Monsù Plaireu è un ricco possidente, mentre Madama Sarda è la proprietaria dell’osteria. Roberto Brutto e Lidia Gavarino vestono questo ruolo dal Carnevale 2003.

In quell’anno hanno incontrato Gianduia, maschera di Torino interpretata da Giovanni Mussotto che ha voluto conoscerli per l’omonimia del suo cognome con il quartiere albese.

Negli anni, il Carnevale Mussottese è stato protagonista con la sfilata dei carri allegorici allestiti dalle varie borgate e dai paesi limitrofi, i gruppi mascherati, le premiazioni sul palco, la musica, i balli e l’animazione in piazza, i maghi e i giocolieri, la distribuzione di polenta e salsiccia preparata dai “pulentau” e dalle cuoche, ma anche le visite agli anziani a domicilio e nelle case di riposo.

Oggi la polentata e la tombola sono diventate occasione di solidarietà con il ricavato devoluto in beneficenza.

Quest’anno parte del ricavato della vendita della polenta e della tombola sostiene l’iniziativa in memoria di don Piero Tibaldi, nella missione della diocesi di Teofilo Otoni in Brasile.

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