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Turismo: il Piemonte torna ai livelli pre Covid, anzi meglio; i visitatori esteri crescono dell’11%

Gli arrivi aumentano del 3,3% rispetto al 2019 e del 57% rispetto al 2021.

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In PIEMONTE continua il trend positivo del turismo che, nel 2022, ha registrato complessivamente movimenti turistici migliori non solo del 2021, ma anche del 2019. Particolarmente significativi quelli dall’estero, che salgono dell’11% rispetto al periodo pre pandemico, con una quota di pernottamenti che sale al 47% generato da visitatori provenienti dai principali sette mercati europei: Germania, Benelux, Francia, Svizzera, Gran Bretagna, Scandinavia, Spagna e dagli Stati Uniti d’America. I dati del turismo, elaborati da Visit Piemonte per fotografare l’anno appena concluso, sono stati presentati oggi, mercoledì 15 febbraio, nella sala Trasparenza della Regione Piemonte alla presenza del presidente Alberto Cirio, dell’assessore alla Cultura, turismo e commercio, Vittoria Poggio, e del presidente del Consiglio d’amministrazione di Visit PiemonteBeppe Carlevaris. Ha moderato l’incontro il direttore di Visit Piemonte, Alessandro Zanon, mentre i dati sono stati presentati da Cristina Bergonzo.

Il forte incremento registrato a partire dal mese di aprile ha portato a recuperare pienamente gli arrivi del 2019 in agosto e i pernottamenti del 2019 in ottobre. Rispetto al 2021 c’è stato un +57% di arrivi e un +51% di presenze; in confronto al 2019: +3,3% di arrivi e +0,1% di pernottamenti. Il risultato positivo a livello regionale è stato trainato dalla Città di Torino e dai territori dei laghi e delle colline, mentre la montagna, pur registrando incrementi rispetto al 2021, resta al di sotto dei valori del 2019 nei primi tre mesi dell’anno, a causa delle limitazioni ancora legate al contenimento della pandemia. L’aumento dei contenuti delle recensioni on-line per la ricettività conferma l’andamento dei dati statistici con un +50,9% confrontato all’anno precedente. Buono il valore del sentiment verso la ricettività piemontese, che risulta 85,8/100, superiore a quello dell’Italia, pari a 84,9/100.

Il presidente della Ragione Piemonte, Alberto Cirio: «La presentazione dei dati turistici è un momento importante perché i numeri e i turisti sono una prova di ciò che si è fatto. Se le cose funzionano significa che si è lavorato bene e i meriti di questo successo sono condivisi, a cominciare dai privati, grazie alla qualità dell’ospitalità, della ristorazione e dei servizi che sono un traino per il turismo. Oltre vent’anni fa la Regione Piemonte vide le potenzialità di questo settore e si lavorò a investimenti pubblici per incentivare un sistema che aveva già nei laghi una eccellenza internazionale. Poi arrivarono le Olimpiadi invernali del 2006, che diedero al Piemonte la patente turistica, con la crescita di Torino e dell’impiantistica montana e anche delle nostre colline riconosciute Patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Se oggi abbiamo una crescita non solo rispetto al 2021, ma soprattutto al 2019, vuol dire che il sistema ha funzionato».

L’assessore regionale Vittoria Poggio: «Il Piemonte cresce di più della media europea. Mentre i paesi europei torneranno ai livelli pre pandemia soltanto nel 2024, il Piemonte ha già recuperato il 100% sul 2019, superandolo addirittura di tre punti, per la precisione con una crescita del 3,3% per quanto riguarda gli arrivi e di +11% dall’estero. E quindi non solo abbiamo recuperato il terreno perduto, ma siamo anche cresciuti. Ci auguriamo di raggiungere l’obiettivo di arrivare al 10% del Pil del comparto turistico».

Beppe Carleveris, presidente di Visit Piemonte: «Nulla accade per caso, ma grazie a un grande lavoro e agli investimenti fatti negli anni, i risultati eclatanti raggiunti in termini di arrivi e presenze nel 2022 dimostrano quanto la nostra regione sia attrattiva per il turismo nazionale e internazionale. Ma, accanto all’aspetto quantitativo, occorre sottolineare gli altri elementi che hanno determinato il successo della destinazione Piemonte nell’anno scorso: la diversificazione dell’offerta lungo le quattro stagioni; la qualità dei servizi, giudicata in modo positivo e con un punteggio superiore alla media nazionale dalle recensioni online rilevate dal nostro Osservatorio; i grandi eventi, che sono stati per molti visitatori l’occasione per conoscerci e uno stimolo a tornare. Da rilevare, anche il consolidamento della domanda di montagna invernale, nonostante la penalizzazione subita a causa della coda della pandemia a cavallo tra 2021 e 2022. Tutto questo ci conferma che siamo sulla strada giusta e devo dire che sono in molti a essere passati dalla sorpresa per questi risultati, alla consapevolezza che il turismo sia diventato trainante nell’economia piemontese, con ricadute importanti sugli altri settori».

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