UCRAINA Il comitato Razom, nato da giovani del territorio desiderosi di contribuire alla ricostruzione in Ucraina, ha tagliato il traguardo di un anno di attività. Per tirare le somme del lavoro portato avanti fino a oggi, il presidente Edoardo Bosio ha invitato i sostenitori e gli interessati a una serata pubblica, lo scorso giovedì. 17mila euro è la cifra raccolta fino a questo momento, grazie al contributo di enti, associazioni e privati: l’obiettivo è arrivare a 32mila euro, da devolvere interamente alla ricostruzione di un asilo nido a Bucha, sobborgo di Kiev diventato un tragico simbolo della devastazione dell’occupazione russa, in termini di distruzione e di vittime.
Per l’occasione, è stato presentato un video promozionale della raccolta fondi, girato gratuitamente dallo studio Lavezzo di Alba: protagonista è la piccola Anna Bilokon, insieme alla sorella minore Dasha e alla mamma Svitlana. Con la zia Nataliia, sua figlia Vladyslava e la nonna Giulia, per un anno ha vissuto ad Alba, accolte da Luisella Vernone e dal marito Gianni Arbocco. A inizio marzo, hanno deciso di tornare a Bucha, «per contribuire alla rinascita della nostra città», come hanno raccontato a Gazzetta d’Alba, prima della partenza.
Durante la serata, è intervenuta in collegamento anche Alina Saraniuk, responsabile delle relazioni internazionali di Bucha: «Rispetto a un anno fa, la nostra vita è cambiata, anche se la guerra prosegue. Ma tutto ciò che abbiamo vissuto non se ne andrà e non potrà essere superato», ha detto. La raccolta fondi ha ottenuto anche il patrocinio della Regione Piemonte e quello della Provincia di Cuneo, che si aggiungono al sostegno del Comune di Alba e della diocesi. Ha precisato il vescovo Marco Brunetti: «Rischiamo di essere assuefatti dalla guerra e per questo è fondamentale portare avanti iniziative concrete».
Ha concluso Bosio: «Sono in corso altre raccolte, nelle scuole e presso associazioni. Siamo a metà del percorso: manca un ultimo sforzo». Il video, con la voce fuori campo dell’attore Paolo Tibaldi, sarà diffuso attraverso i canali social del comitato e disponibile anche sulle pagine on-line di Gazzetta d’Alba.
Francesca Pinaffo
