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Festa del lavoro. Infermieri: le 20 matricole fanno già tirocinio al Ferrero

Festa del lavoro. Infermieri: le 20 matricole fanno già tirocinio al Ferrero 3

SANITÀ Sono passati sei mesi dall’avvio, lo scorso ottobre, del corso di laurea in infermieristica ad Alba, ospitato in via provvisoria nei locali dell’ex ospedale San Lazzaro: è una sede distaccata dell’Università del Piemonte orientale, in collaborazione con l’Asl Cn2. Nel 2017, la struttura attiva a Piana Biglini fu chiusa, ma gli anni successivi hanno dimostrato una grave carenza di personale infermieristico. Il Covid-19, poi, ha peggiorato la situazione. Nel frattempo, sulla collina di Verduno ha aperto l’ospedale Ferrero, con una rete maggiore di servizi e la prospettiva di trasformare i due nosocomi di Alba e Bra in case di comunità, per cui serve più personale.

Gazzetta d’Alba è stata nella sede universitaria albese, che si trova nei locali dell’ex reparto di dialisi, adattati con aule e laboratori. Le matricole del primo anno sono venti, quasi tutti residenti nella zona di Langhe e Roero, tra chi si è iscritto dopo le scuole superiori e chi ha scelto d’intraprendere il percorso per ricollocarsi, per esempio dopo aver lavorato in ambito sociosanitario. Dice Sabrina Contini, dirigente delle professioni sanitarie dell’Asl Cn2: «Il percorso di studi è impegnativo, ma permette di raggiungere un livello di competenza elevato, così da rispondere ai bisogni dei cittadini».

Con aprile si è chiuso il secondo semestre, come spiega Giancarlo Mercurio, coordinatore della didattica professionale: «È stato un debutto positivo, per la motivazione degli studenti e per la squadra che si è creata: se consideriamo gli insegnanti e tutti coloro che collaborano al percorso formativo, siamo una cinquantina di persone».

Da queste settimane, le venti matricole saranno impegnate nel tirocinio, fino al trenta maggio, per otto ore al giorno. Mercurio: «La gran parte sarà al Ferrero, ma ci saranno anche studenti a Canale e alla clinica Città di Bra, con la quale è stato stipulato un accordo. La fase del tirocinio è fondamentale, perché permette di inquadrare la professione, seguiti da tutor».

 Francesca Pinaffo

40 posti per il prossimo anno

Oggi gli infermieri, in ambito sanitario, vanno a ruba. Prosegue Giancarlo Mercurio: «Le prospettive occupazionali sono ottime fin da subito, perché c’è forte carenza di queste figure. Purtroppo, negli ultimi anni, si è assistito anche a un calo di interesse verso la professione. Ciò che cerchiamo di far comprendere è come non esista un unico sbocco lavorativo per un infermiere: ci sono le corsie di ospedale, ma anche l’impegno sul territorio o nelle case di comunità, così come si può scegliere la strada della docenza o della ricerca, per esempio. Cerchiamo di trasmettere l’idea anche agli studenti che abbiamo incontrato in occasione degli open day degli scorsi mesi: proporremo una terza giornata di porte aperte a maggio, viste le richieste delle scuole».

Nel frattempo, ci si prepara all’accoglienza del secondo anno: 40 sono i posti disponibili, con le iscrizioni che partiranno in estate e il test di ammissione nazionale il 14 settembre. Commenta Massimo Veglio, direttore generale dell’Asl Cn2: «L’esordio è stato buono, considerando che abbiamo allestito in fretta e furia una nuova sede e che da tempo Alba non aveva più un corso. Dal prossimo anno, ci auguriamo di crescere».

Fin dall’origine, la scuola avrebbe dovuto trovare casa nel complesso della Maddalena, al primo piano della manica che guarda su via Vittorio Emanuele. Più di 720mila euro è la cifra che il Comune ha ottenuto per la ristrutturazione grazie al Piano nazionale di ripresa e di resilienza: purtroppo, a fronte dei fondi, l’altro risvolto della medaglia è stato un rallentamento delle procedure. Ed è così che l’Asl ha scelto di ripiegare sul San Lazzaro, in attesa del trasferimento. Oggi il cantiere della sede definitiva è iniziato: «Si spera di ricominciare le lezioni dal prossimo ottobre nella sede di via Maestra, ma siamo pronti a gestire la situazione nei locali attuali, se ci fosse bisogno di attendere qualche mese», dice Veglio. «Nell’ultimo anno, abbiamo assunto parecchi sanitari, ma avremmo bisogno di qualche decina di infermieri in più in organico, per rispondere in modo ottimale a tutti i servizi, già attuati o in programma».

Una graduatoria dell’Asl Cn2 è ancora attiva, dopo il bando dello scorso anno, ma in fase di esaurimento. Veglio: «Un nuovo concorso è in via di pubblicazione, così da trovare altro personale disponibile. Per quanto riguarda la facoltà d’infermieristica albese, il fatto che si siano iscritti persone del posto ci fa molto ben sperare. Purtroppo, per gli esterni, non ci aiuta la nostra situazione di azienda sanitaria di provincia, mal collegata con i grandi centri. Ci auguriamo, però, di coinvolgere anche persone da altre zone, facendo loro conoscere la nostra realtà, così da motivarli a rimanere nella Cn2».

f.p.

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