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Al castello di Grinzane Cavour premiati dall’Onaf i migliori formaggi piemontesi

Al castello di Grinzane Cavour premiati dall'Onaf i migliori formaggi piemontesi
Alcuni dei produttori premiati al Festival dei formaggi piemontesi.

GRINZANE CAVOUR Al termine dell’assemblea nazionale dell’Onaf si è svolta ieri, al castello, la cerimonia di premiazione del primo Festival dei formaggi piemontesi, organizzato dalle delegazioni regionali dell’Organizzazione degli assaggiatori. Le classifiche erano state stabilite sabato, alla cooperativa Piemonte latte di Savigliano, dalle giurie formate da sessanta maestri assaggiatori Onaf provenienti da tutta Italia. I formaggi in concorso erano oltre 200, divisi in 19 categorie.

Di seguito, i primi tre classificati di ciascun gruppo. Roccaverano Dop: azienda agricola Amaltea, Nilvana Accusani, azienda agricola Bricco della croce. Toumin dal Mel: azienda agricola Roggero, azienda agricola Botta, azienda agricola Garino Piero Giuseppe. Formaggi Dop semiduri: Valgrana (Toma piemontese), caseificio Rabbia (Bra tenero), società agricola La Bruna (Toma piemontese). Formaggi freschi di capra presamici: agricaseificio La capanna (La capannotta), azienda agricola Ravera Maria Teresa (Bucaneve), azienda agricola Ravera Maria Teresa (Camambrie). Formaggi freschi di capra lattici: azienda agricola Capre al pascolo (robiola), fattoria Gallina golosa (Muffolato), caseificio artigianale Ferrero Fulvio (Fior di caprè). Raschera Dop: Cisalpino formaggi (Raschera Dop), caseificio Rabbia (Raschera Dop due latti), Valgrana (Raschera Dop). Roccaverano Dop affinato: Abrile Giuseppe, Nilvana Accusani, La masca. Formaggi di pecora: La poiana (Testun di pecora), Luigi Guffanti 1876 (robiola di pecora), Bricco della croce (toma di pecora delle Langhe). Erborinati: fattoria Gallina golosa (Blu vej), caseificio Sepertino (Parbleau), Eredi Angelo Baruffaldi (Buon di capra erborinato caprino). Formaggi a pasta molle vaccini o misti: caseificio Sepertino (Toma del nonno), Ugo Prina Mello (stracchino stagionato), Valgrana (Toma del  marchesato). Formaggi stagionati di capra: Cisalpino formaggi (Testun di capra), azienda agricola Fattoria Biancaneve (tomini di capra semiduri), caseificio artigianale Ferrero Fulvio (Dolce capra). Formaggi elaborati: Le Langhette (tomino di pecora con fiori di lavanda), azienda agricola Amaltea (Roccaverano Dop in cenere di ginepro), caseificio Persia (Sola alle erbe). Gorgonzola Dop: Eredi Angelo Baruffaldi (Primula verde Gorgonzola piccante), Latteria sociale di Cameri (Gorgonzola piccante Dop selezione san Lucio), Eredi Angelo Baruffaldi (L’angelo Gorgonzola dolce Dop). Bra duro Dop: caseificio Sepertino, Valgrana, società agricola La Bruna. Formaggi semiduri vaccini di caseificio: caseificio Rosso (Maccagno), caseificio Ceirano Villosio (Toma Montebuono), caseificio Rosso (Madama reale). Castelmagno Dop: società agricola La Bruna, azienda agricola Valliera, caseificio Sepertino. Formaggi duri vaccini: Valgrana (Piemontino), caseificio Vincenzo Quaglia (Grana padano Dop), caseificio Fiandino (Kinara). Formaggi freschi vaccini o misti: caseificio artigianale Ferrero Fulvio (robiola contadina), Cisalpino formaggi (Ducato-tocco tre latti), caseificio San Maurizio (toma fresca). Formaggi semiduri vaccini di azienda agricola: azienda agricola Burki (Burki giovane), Luigi Guffanti 1876 (Bettelmatt), fattoria Gallina golosa (Toma Martin).

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Un gruppo di organizzatori, giudici e collaboratori del Festival svoltosi nello scorso fine settimana.

Il delegato Onaf di Cuneo Pier Angelo Battaglino, ha sottolineato come a vincere sia stata la biodiversità di cui il Piemonte è ricco e ha messo in evidenza il grande lavoro di squadra che ha unito per questa occasione tutta la regione. «Il concorso è stato un modo per valorizzare ogni aspetto della filiera, dalla produzione del latte fino alla trasformazione», ha detto Battaglino.

Armando Gambera, coordinatore del comitato tecnico-scientifico per la didattica e consigliere nazionale Onaf, ha aggiunto: «Ogni formaggio è stato esaminato e valutato dai giudici secondo criteri precisi e siamo soddisfatti del grande lavoro svolto. Per un buon formaggio sono necessari un latte di qualità, un territorio all’altezza e una gigantesca passione. Il Piemonte e i produttori che hanno preso parte al concorso possono vantare tutte queste caratteristiche: la produzione lattiero-casearia piemontese ha davvero una lunga tradizione e si è vista in questa prima edizione».

Roberto Morello, presidente di Piemonte latte, ha ribadito: «Il concorso suggella la grande produzione casearia piemontese all’interno di una realtà cooperativa che riunisce 300 soci, da piccolissimi produttori a grandi aziende con in comune la passione per il latte e l’attività agricola a connotazione familiare». Ha concluso Antonello Portera, sindaco di Savigliano: «Manifestazioni come il Festival dei formaggi piemontesi sono occasioni importantissime per valorizzare prodotti agroalimentari d’eccellenza, custodirne caratteristiche e tipicità e, cosa forse più importante, raccontarli e farli conoscere anche al di fuori dei nostri confini».

Prima della premiazione il presidente nazionale Onaf Pier Carlo Adami ha elogiato «L’incedibile lavoro organizzativo» di Battaglino e dei suoi collaboratori e la grande professionalità dimostrata dai giudici.

Durante l’assemblea sono stati nominati maestri  assaggiatori onorari il presidente della fondazione Cassa di risparmio di Cuneo Ezio Raviola e due figure che hanno dato un grande contributo allo sviluppo e alla crescita dell’Onaf: Giacomo Toscani (storico delegato Onaf di Parma) e il friulano Mauro Gava, che ha dedicato tutta la vita al Montasio Dop.

Corrado Olocco

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Il presidente nazionale dell’Onaf Piercarlo Adami.

 

 

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