Furti nelle case: misure cautelari anche per due albesi

Trenta gli episodi ricondotti dai Carabinieri al gruppo, per altri 20 le indagini sono ancora in corso

Furti nelle case: misure cautelari anche per due albesi

CUNEO Aveva svaligiato anche due case nell’Albese, una a Cherasco e l’altra a Ceresole d’Alba, la banda di topi d’appartamento disarticolata all’alba di mercoledì 26 luglio, dai Carabinieri del reparto operativo del capoluogo. Fra le nove le misure cautelari spiccate dalla Procura locale, ed eseguite da 80 militari delle compagnie territoriali, due hanno raggiunto due albesi di 40 e 47 anni, residenti al campo nomadi. Cinque degli indagati si trovano in carcere, tre ai domiciliari e per uno è stato disposto l’obbligo di dimora.

La banda è accusata di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti in abitazione, all’indebito utilizzo di strumenti di pagamento e alla falsificazione di targhe. Oltre ad Alba, uno dei covi si trovava a Magliano Alpi, dove risiedevano due dei fermati, oggi in carcere assieme a un altro membro residente a Mondovì. Carrù e Vicoforte i domicili degli altri malviventi. Le indagini erano iniziate dopo le segnalazioni per tre episodi, fra furti tentati e commessi, l’8 dicembre a Cherasco.

Sono 32 i furti ricondotti dai Carabinieri al gruppo, commessi fra le province di Cuneo e Alessandria (nella Granda la banda ha colpito anche a Cavallerleone, Magliano Alpi e Scarnafigi) per un bottino stimato in 200mila euro; altri 20 episodi, commessi nell’ultimo mese, sono la vaglio degli inquirenti. Consolidato il modus operandi: divisi in batterie di tre persone si introducevano nella case scassinando porte e finestre e portando via i beni di valore. Per la fuga utilizzavano auto sportive (sono due le Audi sequestrate dai militari) per le quali avevano predisposto 187 targhe fasulle, associate però a veicoli dello stesso modello. Pellicole adesive colorate, applicate sulla carrozzeria, permettevano di cambiare frequentemente colore alla vetture, per evitare il riconoscimento. Il sodalizio aveva anche due persone addette a bonificare le auto da eventuali microspie.

Le perquisizioni seguite all’arresto hanno condotto al sequestro di 45mila euro in contanti, 6 orologi Rolex Daytona, parrucche, ricetrasmittenti e 16 bottiglie di vino di pregio.

Davide Gallesio

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