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L’estate a Mussotto conferma l’inciviltà di chi ancora abbandona rifiuti senza differenziarli

L’estate a Mussotto conferma l’inciviltà di chi ancora abbandona rifiuti senza differenziarli

LETTERE AL GIORNALE Egregio direttore, al rientro dalle ferie ho trovato l’ormai ultraconsolidato incivile spettacolo dei rifiuti abbandonati, e nemmeno già differenziati, nel parcheggio contiguo alla stazione del Mussotto, con buona pace di chi è retribuito 13 volte all’anno per impedire questo sconcio.

Ma i buzzurri incivili e maleducati hanno dato il meglio di sé stessi incrementando notevolmente l’entità dei rifiuti indifferenziati e depositati dinnanzi alle due “campane” dedicate al solo vetro, indifferenti alle istruzioni affisse su una di esse. Le foto allegate sono più che eloquenti e non richiedono commenti.

L’estate a Mussotto conferma l’inciviltà di chi ancora abbandona rifiuti senza differenziarli 1

Ho supposto che la telecamera che sorveglia l’area abbia solo funzioni decorative, oppure che nessuno la controlli e provveda di conseguenza visto l’andazzo perdurante fra la più totale indifferenza generale. Ma interpellata la ditta che l’ha installata ho avuto conferma che ha funzioni di controllo, precisando però che occorre che qualcuno si compiaccia di controllarne i filmati per poter irrogare le previste sanzioni ai responsabili incivili incalliti.

In proposito osservo che a Romano di Lombardia (Bg) paese di 20.569 abitanti, i Vigili hanno installato delle fototrappole grazie alle quali essi stessi portano i rifiuti a casa di chi li ha lasciati in giro, irrogando contestualmente multe salatissime. Risultato tangibile: la raccolta differenziata è passata dal 70% all’84% in poco tempo e le casse del Comune si sono un tantino rimpinguate. Ma senza andare in Lombardia, a Bra (31.412 abitanti) hanno già installato 9 fototrappole e ne stanno arrivando di nuove, già preannunciate dall’assessore Demaria.

Oltre a identificare così gli inqualificabili responsabili dell’abbandono dei rifiuti, a Bra irrogano anche multe di 166,67 euro cadauna a titolo rieducativo, più efficaci dei vecchi metodi pedagogici del tempo che fu, tipo sonore bacchettate sulle dita o costrizione a rimanere inginocchiati sui gusci di nocciola per un tempo predefinito.

Ciò per cui mi dichiaro umilmente destituito della capacità di capire come costoro pensino che altri, in loro vece e a spese dei contribuenti, provvedano a separare accuratamente i rifiuti fra di loro incompatibili, come il ferro dal vetro, la carta dalla plastica, la carta pulita e riciclabile dai cartoni unti delle pizze, e via elencando. E mi chiedo se, una volta identificati e multati pesantemente come in uso a Bra, sarebbe ritenuto eccessivo sottoporli a un Tspo (trattamento sanitario psichiatrico obbligatorio), a costo di urtare la loro squisita sensibilità. Gli effetti rieducativi ritengo sarebbero eccellenti. È troppo complicato instaurare le stesse procedure e sanzioni anche ad Alba, eventualmente chiedendo consulenze ai Vigili di Bra?

Piero Bordino, Alba

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