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Paolo Tibaldi porta al teatro sociale lo spettacolo “Lingue di terra”

Per il festival Profondo Umano Paolo Tibaldi e Pippo Bessone propongono una narrazione sulla civiltà piemontese

Il laboratorio teatrale di Tibaldi, promosso dalle associazioni albesi 1
L'attore Paolo Tibaldi

TEATRO “Lingue di terra: quando la parola diventa identità”. Con questo spettacolo l’attore albese Paolo Tibaldi, insieme a Pippo Bessone, venerdì 29 settembre alle 21 al teatro sociale Giorgio Busca, porterà sul palcoscenico una narrazione sulla civiltà piemontese. Il costo del biglietto dell’evento è di 10 euro. Spiega l’attore: «Se la parola è prolungamento del corpo e strumento di comunicazione, è anche madre del pensiero, forma mentis con cui si viene educati. La parola, pronunciata o no, può dettare l’azione; da essa spesso dipende l’approccio alla vita di una persona. La parola diventa allora identità? Il progetto “Abitare il piemontese” nasce nel 2015 e si sviluppa in diverse forme, ognuna delle quali intende condividere come il piemontese faccia parte di un modo di pensare, vivere, lavorare, soffrire, amare, sognare, mangiare e, solo infine, parlare. Un percorso narrativo, custodia di un fuoco che ha forgiato la civiltà da cui arriviamo, imprescindibilmente contadina».

Lo spettacolo si inserisce all’interno del programma di Profondo Umano, festival annuale organizzato dall’associazione corale Intonando. Il titolo dell’edizione 2023 del progetto è “Identità – fragili vasi d’argilla”. Come ha spiegato Francesco Occhetto, uno degli organizzatori del festival: «La sfida più interessante è cercare di ricomporre i cocci dell’identità dell’umano inteso come essere distinto da tutti gli altri, vegetali e animali, proprio per la sua capacità di riconoscersi creatura con caratteri unici, speciali, ma al contempo parte minuscola, impercettibile di un orizzonte cosmico molto più vasto e misterioso».

Matteo Viberti

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