Il Piemonte “culla” delle start up innovative investe 5 milioni di risorse

Per Chiorino:«Incentiviamo la nascita di nuove realtà sostenendo quelle già esistenti». Destinatari anche disoccupati di età compresa tra i 18 e i 65 anni con un progetto innovativo purché residenti o domiciliati in Piemonte

Il Piemonte "culla" delle start up innovative investe 5 milioni di risorse

START UP La Regione Pimonte approva la delibera a firma dell’assessore al lavoro Elena Chiorino nella quale si destinano 5 milioni di euro per “Interventi di sostegno alla nascita delle start up” per gli anni 2023-2024, nell’ambito del nuovo Programma Regionale FSE Plus 2021-2027.

«Investire sulle start up innovative significa sostenere la crescita dell’innovazione e della competitività della nostra Nazione. Crediamo nella capacità delle persone di proporsi con idee d’impresa rivolte al futuro destinando risorse alla fase iniziale di sviluppo per il successivo lancio sul mercato. Il Piemonte si conferma, anche dalle ultime ricerche pubblicate sui media, un modello virtuoso per la nascita delle start up: progetti che valorizzano lo spirito imprenditoriale, stimolano l’economia e creano nuova occupazione» ha dichiarato l’Assessore al Lavoro e Formazione professionale della Regione Piemonte, Elena Chiorino.

«Le start up innovative sono da sempre un’occasione di crescita e di evoluzione del nostro sistema imprenditoriale, che Finpiemonte, su mandato della Regione Piemonte, supporta con politiche di intervento in materia di ricerca, innovazione e sostegno alla competitività. Va in questa direzione la nostra partecipazione negli incubatori pubblici piemontesi, a supporto di progetti che mirano ad un percorso completo di accompagnamento, passando da un’idea innovativa ad un progetto imprenditoriale concreto, fino alla nascita della startup innovative e alle sue prime fasi di attività. In linea con la passata programmazione, intendiamo valorizzare le competenze formate dagli incubatori certificati alle relative startup incubate, mettendo loro a disposizione servizi e contributi, per concorrere anche al raggiungimento di un’Europa più innovativa, anche in sinergia con la programmazione di altri fondi, quali il FESR, con risorse regionali dedicate e strumenti di finanza alternativa, realizzati anche con il nostro patrimonio societario» ha dichiarato il Direttore Generale di Finpiemonte, Mario Alparone.

LE FINALITÀ DELLA MISURA
La Regione Piemonte finanzia da molti anni, attraverso le risorse del POR FSE, il Progetto di “Servizi di sostegno alle start up innovative”, con attività e interventi che si concretizzano in un percorso completo di sostegno, dallo stimolo dell’attitudine della capacità imprenditoriale all’accompagnamento volto a trasformare un’idea innovativa in un progetto concreto, fino al sostegno alla nascita della start up e alle sue prime fasi di attività. Tali interventi si pongono in continuità con il progetto sviluppato nelle precedenti programmazioni dei fondi strutturali, con la gestione di progetti specifici in sinergia con Finpiemonte S.p.A., individuato come Organismo Intermedio per la sua mission in materia di ricerca e innovazione, e con gli “incubatori” certificati previsti dall’Elenco di soggetti specializzati nella realizzazione di Servizi di sostegno alla creazione delle start up innovative sul territorio piemontese. Gli incubatori che vedranno approvata dalla Regione la loro proposta progettuale gestiranno concretamente i servizi destinati agli aspiranti imprenditori.

I SERVIZI EROGATI DALLA REGIONE
I servizi erogati comprendono attività di formazione e consulenza/tutoraggio nei confronti degli aspiranti imprenditori (o team imprenditoriali) finalizzate alla verifica della effettiva validità dell’idea e alle sue concrete possibilità di trasformarsi in impresa, fino alla redazione del business model/business plan; le domande di accesso ai servizi degli incubatori certificati dovranno essere presentate direttamente presso lo sportello dell’incubatore prescelto.

I FOCUS
Particolare attenzione sarà rivolta alle proposte imprenditoriali riguardanti la tutela della salute umana, la prevenzione, la gestione delle emergenze, dei dati e delle informazioni, la ripresa economica e l’irrobustimento del sistema a seguito di crisi sanitarie, come quella determinata dalla diffusione dell’epidemia del virus Covid 19. Saranno inoltre valorizzate i progetti imprenditoriali che operano in ambito “green”, proponendo soluzioni per ridurre l’impatto ambientale, economico e sociale e attuando progetti per un uso consapevole e sostenibile delle risorse ambientali, riducendo sprechi, valorizzando ecosistemi e pratiche economiche positive. Ciascun soggetto attuatore (incubatore certificato) raccoglierà le domande di accesso da parte dei soggetti target, gestirà le attività e l’erogazione dei servizi attraverso appositi sportelli per la creazione di start up innovative.

I DESTINATARI
Sono ricercatori con significativa attività di ricerca su un tema specifico oggetto della start up da costituire, persone di età inferiore o uguale a 40 anni, diplomati e con curriculum coerente con il progetto presentato; saranno inoltre destinatari della misura anche disoccupati, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, che propongono un progetto innovativo. I partecipanti devono essere residenti o domiciliati in Piemonte e possono accedere ai servizi singolarmente o anche come team imprenditoriale.

I RISULTATI OTTENUTI
Risultati al 31 marzo 2022 del progetto “Servizi di sostegno alle start up innovative”:

  • 4078 soggetti che hanno partecipato agli incontri di animazione territoriale;
  •  812 idee d’impresa da parte dei soggetti target presentate agli incubatori;
  • 129 idee d’impresa che sono state accolte;
  • 89 percorsi avviati alla redazione di un Business Plan a favore di soggetti target;
  •  59 Business Plan che sono stati approvati dal Comitato regionale;
  •  47 start up costituite con i servizi offerti dagli incubatori.

IL DETTAGLIO DELLE START UP COSTITUITE

  • Il 49,17% opera nel settore ICT, tecnologie dell’informazione e dei nuovi media, come e-commerce, social media ecc;
  • il 20,81% opera nel settore industrial, tecnologia pensata per la produzione industriale;
  • il 14,86% opera nel settore biomedicale, migliorare la salute delle persone;
  • l’ 8,45% opera nel settore cleantech, sostenibilità ambientale, salvaguardia dell’ambiente, gestione dell’energia.
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