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Canove: per l’impianto di biometano, conferenza dei servizi in Provincia il 28 novembre

Un appello al sindaco di Govone Elio Sorba: ritiri le dimissioni e dica no all'impianto biometano
Un rendering dell'impianto previsto nella frazione di Govone.

GOVONE La Provincia ha convocato per il 28 novembre la seconda Conferenza dei servizi per l’impianto di produzione di biometano previsto a Canove, alla quale parteciperanno tutti gli enti competenti a valutare il progetto, nonché i Comuni e le Associazioni che hanno chiesto di sedere al tavolo. Non potrà essere presente l’Amministrazione di Govone poichè il Comune è commissariato. L’assenza potrebbe essere un ostacolo alla prosecuzione dell’iter, che andrebbe sospeso almeno sino a nuove elezioni. La commissaria straordinaria del Comune, Claudia Bergia ha affidato all’avvocato Marco Faggiano di Torino, l’incarico di supporto giuridico e assistenza stragiudiziale.  Parallelamente, il comitato No biometano a Govone ha incaricato un legale di fiducia affinché depositi opportuna documentazione a contrasto della realizzazione.

Nelle scorse settimane, presidente e vicepresidente del Comitato (Roberto Cantamessa e Fabrizio  Massarone) hanno incontrato rappresentanti della Ferrero, della Snam e il progettista dell’impianto. Secondo quanto afferma il comitato in una nota, l’incontro è stato caratterizzato, com’è ovvio, da divergenze di vedute, ma si è svolto con toni pacati. Il comitato ha espresso contrarietà all’impianto, ribadendo che quello non è il miglior utilizzo delle matrici di scarto della Ferrero, che verrebbe consumato prezioso suolo agricolo, si consumerebbe una notevole quantità di acqua e sarebbe comunque un impianto inquinante. Inoltre, ci sono già impianti esistenti di produzione di biometano, in zona e in Lombardia sufficienti ad accogliere gli scarti alimentari della Ferrero e quello di Canove verrebbe realizzato in un territorio già sovraccarico di industrie e impianti (il depuratore Sisi) e a ridosso dell’abitato. Il comitato segnala anche la contrarietà espressa dagli abitanti con una raccolta di 1.600 firme.

Canove: per l'impianto di biometano, conferenza dei servizi in Provincia il 28 novembre
Un’immagine dell’incontro svoltosi nei mesi scorsi a Canove su iniziativa del comitato.

Il comitato ha anche indicato siti alternativi dove collocare l’impianto: nei pressi dello stabilimento Ferrero di Alba, l’ex sedime del depuratore Miroglio di Alba, l’area industriale dismessa della Fiat a Villastellone o unarea posta in un Comune confinante con Alba, proposta da un altro realizzatore. In particolare, al termine della riunione, i rappresentanti del comitato hanno richiesto di valutare con attenzione, come possibile sito di realizzazione, l’area industriale di corso Asti, ad Alba, dotata di tutte le caratteristiche richieste: presenza di svincolo autostradale, metanodotto, tubazione che adduce al depuratore di Canove.

La Ferrero, da parte sua, ha garantito che la realizzazione sarà fatta nel massimo rispetto della salute delle persone e dell’ambiente, quantificando in circa 18 al giorno i mezzi pesanti che trasporterebbero le matrici in entrata e gli scarti di digestione precisando che i mezzi transiterebbero esclusivamente sull’autostrada. L’azienda ha anche precisato di voler produrre biometano senza utilizzare liquami animali per evitare problemi di cattivi odori.

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