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Dalla tua parte, l’incontro al Sociale con le scuole contro la violenza di genere

Dalla tua parte, l'incontro al Sociale con le scuole contro la violenza di genere

ALBA Una sedia con un drappo rosso in mezzo al palco del teatro Sociale è stato l’omaggio a Giulia Cecchettin, una presenza e un sprone a cambiare le cose ora più che mai, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Questa mattina (giovedì 23 novembre) una tavola rotonda con Forze dell’ordine ed esperti del settore ha dato il via alle iniziative albesi per l’importante ricorrenza sociale.

Presenti all’incontro intitolato Dalla tua parte, organizzato dalla fondazione Banca d’Alba, tanti ragazzi delle scuole superiori, accompagnati dai professori. Tra gli ospiti Marco Bertoluzzo, direttore del Consorzio socioassistenziale, il capitano Giuseppe Santoro e la marescialla Giulia Viale dei Carabinieri, l’ispettrice superiore della Questura di Cuneo Mariella Faraco e la sostituta procuratrice del tribunale di Asti Laura Deodato e l’avvocata Silvia Lorenzino del centro antiviolenza Svoltadonna (Rete Dire).

«C’è una differenza tra aggressività e violenza: la prima è verticale e funzionale, mentre la seconda ferisce gli altri. Ricordatevi che il raptus non esiste, c’è sempre un’escalation prima del gesto tragico», ha esordito il criminologo Bertoluzzo. Il capitano Santoro e la marescialla Viale hanno poi ricordato l’importanza dell’ascolto da parte delle Forze dell’ordine, il cui atteggiamento è cambiato verso la professionalità e il dialogo. Non esiste solo la violenza fisica, ma anche verbale, psicologica, economica e assistita: occorre saper leggere i segnali e avere il coraggio di denunciare.

Tra gli interventi anche la testimonianza di Imma, donna campana, che ha raccontato l’importanza di capire quanto si è preziosi, nonostante un passato di violenze domestiche come figlia e poi come moglie. Il coraggio di chiedere aiuto alle autorità competenti, anche se le perdite sono state tante, le ha permesso oggi di avere il sorriso e di portare la sua testimonianza.

Lorenzo Germano

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