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Per Loudly musica e parole

Futuralba invita a Loudly. Mercoledì 15 una serata per celebrare l’incontro tra letteratura e musica con al centro Beppe Fenoglio, i suoi libri e i temi affrontati

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L’ensemble Sentieri selvaggi composto da sei elementi e diretto dal maestro Carlo Boccadoro

ALBA È in programma per domani, mercoledì 15 novembre, dalle 21 sul palco del teatro Sociale, l’evento Loudly-Racconti e armonie: un viaggio ispirato a Beppe Fenoglio, una serata per celebrare l’incontro tra letteratura e musica, entrambe nel ruolo di protagoniste, con al centro Beppe Fenoglio, i suoi libri e i temi affrontati.

L’iniziativa è promossa dall’associazione FuturAlba, che riunisce studenti e giovani lavoratori, con l’attenzione rivolta alla cultura e all’attualità.

Sul palco, si alterneranno i musicisti dell’ensemble Sentieri selvaggi, con la direzione del maestro Carlo Boccadoro. La parte letteraria, con interventi dell’attrice Paola Roman, è stata curata da Valter Boggione, docente alla facoltà di lettere dell’Università di Torino.

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Paola Roman

Commenta Edoardo Bosio, giovane presidente di FuturAlba: «Le parole di Fenoglio fanno parte del patrimonio albese, che da sempre ha saputo mantenere viva la memoria partigiana e quella rurale delle Langhe: abbiamo pensato a una serata che potesse essere un punto di incontro tra passato, presente e futuro, grazie a letteratura e musica».

Per questo, nell’occasione, l’associazione ha deciso di coinvolgere Sentieri selvaggi, gruppo di sei elementi nato nel 1997, uno dei pochi in Italia che ha scelto di dedicare la propria attività alla valorizzazione e alla diffusione della musica contemporanea, per far conoscere al grande pubblico le nuove generazioni di compositori.

Un approccio sui generis, quello di Sentieri selvaggi, che fin dall’inizio arricchisce i propri concerti con la presentazione informale di ogni brano, in modo da arrivare ancora di più al pubblico.

Andrea Rebaudengo, pianista dell’ensemble dal 1997, commenta: «Nei confronti della musica contemporanea, il pubblico solitamente si pone con una certa diffidenza, perché è meno conosciuta rispetto alla produzione dei compositori del passato. Come formazione, fin dall’inizio ci siamo posti l’obiettivo di lavorare in una diversa direzione: fare in modo che le composizioni di oggi possano uscire dalle stanze dei soli addetti ai lavori e arrivare a tutte le persone».

In vista della serata albese al teatro Busca, sotto la guida del direttore Carlo Boccadoro, noto compositore e pianista, è stato messo a punto un programma italo-americano, «in omaggio a Fenoglio e alla sua produzione letteraria, ma anche al territorio».

Nell’occasione, per esempio, sarà proposto in prima esecuzione un brano dell’astigiano Giacomo Platini e una composizione dello stesso Boccadoro che rimanda al jazz. Tra i vari pezzi, ci sarà spazio anche per un brano di David Lang che si rifà a un episodio della Guerra fredda, richiamando pertanto un clima bellicoso.

Si toccherà anche il tema della Resistenza e non mancheranno elementi ritmici interessanti e fuori degli schemi tradizionali.

Conclude il pianista: «Il repertorio sarà molto vario: a differenza di quanto si possa pensare, per apprezzare la musica contemporanea non serve una formazione musicale. Al contrario, è essenziale essere curiosi e lasciarsi trasportare». L’ingresso alla serata è libero e gratuito.

 Francesca Pinaffo

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