I numeri della chirurgia all’ospedale di Verduno: 2.300 interventi in un anno

1.943 sono gli interventi pianificati, 357 quelli in regime di emergenza oltre a 1.317 sedute ambulatoriali

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VERDUNO Grandi numeri quelli realizzati nel 2023 dalla Struttura complessa di chirurgia generale e oncologica dell’Asl Cn2, che chiude l’anno uscente con 2.300 interventi nel blocco operatorio dell’ospedale “Michele e Pietro Ferrero” di Verduno.

La cifra comprende i 1.943 interventi realizzati in regime di elezione (per i quali è stata possibile la programmazione) e i 357 con carattere di emergenza-urgenza. Un numero globale ancor maggiore quello che si ottiene si considerano anche i 1.317 interventi di chirurgia ambulatoriale semplice, che portano il bilancio dell’attività della Struttura complessa di chirurgia oltre quota 3.600.

Dei 1.943 interventi in regime di elezione, 763 hanno previsto il ricovero ordinario del paziente, mentre 816 sono stati realizzati in day surgery. Sono 364, invece, i pazienti operati in Cac (chirurgia ambulatoriale complessa), un nuovo approccio al percorso chirurgico recentemente introdotto presso l’ospedale Ferrero che consente, per alcuni tipi di interventi, lo snellimento delle pratiche pre-operatorie e dà possibilità al paziente di accedere e di essere dimesso in tempi più rapidi rispetto al ricovero ordinario. La chirurgia ambulatoriale complessa permette la riduzione dei tempi nella programmazione chirurgica e agevola di conseguenza un importante smaltimento delle liste di attesa.

«Ringrazio tutto lo staff della struttura per l’impegno costantemente profuso e la grande professionalità che in loro ho sempre trovato», dice Stefano Berti, direttore della struttura complessa di chirurgia generale e oncologica. «Grazie alla direzione aziendale dell’Asl Cn2 per aver sempre appoggiato i nostri progetti di una chirurgia più snella e moderna e alla fondazione Ospedale Alba-Bra per il supporto che ci dà nell’ottica di poterci dotare di tecnologie sempre all’avanguardia e di un ambiente umanizzante per i nostri pazienti».

«I miei complimenti al dottor Berti e al suo staff per gli importanti obiettivi raggiunti nell’anno appena concluso», dichiara Massimo Veglio, direttore generale Asl Cn2. «È importante per la nostra azienda dare ai professionisti che decidono di lavorare con noi la possibilità di esprimere al meglio tutta la loro competenza e professionalità. I risultati ottenuti dalla nostra chirurgia ci ripagano della fiducia riposta».

La chirurgia del nosocomio Ferrero ha beneficiato di grandi trasformazioni legate all’avanzamento tecnologico, in particolare allo sviluppo delle tecniche mini-invasive, e al cambiamento della filosofia di approccio al paziente chirurgico. La possibilità di intervenire su pazienti sempre più anziani e fragili e la necessità di contenere i tempi di attesa, hanno guidato verso una diversificazione del flusso dei pazienti, con la rimodulazione dei vecchi percorsi in percorsi dedicati secondo criteri di economicità ed efficienza nell’utilizzo delle risorse, nonché di appropriatezza clinica.

La chirurgia di Verduno offre i seguenti percorsi:

  • per patologie ad alta complessità (esofago, stomaco, pancreas, fegato, vie biliari, colon-retto, etc.) in regime di ricovero ordinario;
  • per patologie cosiddette ad alto volume in regime di day surgery (colecistectomia laparoscopica, plastica erniaria e di laparocele, chirurgia proctologica, chirurgia flebologica, lobectomia tiroidea), chirurgia ambulatoriale semplice (interventi su cute e tessuti molli) e chirurgia ambulatoriale complessa (ernioplastiche, flebologia, proctologia):
  • per quanto attiene la patologia neoplastica la chirurgia di Verduno segue i Psdta (percorso di screening, diagnosi, trattamento e assistenza) della Rete oncologica regionale a cui partecipa attivamente anche nell’ambito dei gruppi di studio finalizzati alla stesura delle linee guida.
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