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La Procura di Cuneo chiede di indagare sul pandoro Balocco firmato da Chiara Ferragni (Aggiornamento)

La Procura di Cuneo chiede di indagare sulla vicenda che vede tra i protagonisti Chiara Ferragni e l'azienda Balocco di Fossano

Antitrust, maxi multa a Chiara Ferragni e Balocco per il pandoro griffato
Immagine di repertorio

IL CASO La Procura di Milano solleverà nelle prossime ore, con un atto che inoltrerà al procuratore generale della Cassazione, il conflitto di competenza territoriale, affinché il Procuratore generale della Suprema Corte decida chi è competente ad indagare tra i Pm milanesi e la Procura di Cuneo sul caso della presunta truffa aggravata sulla vendita dei pandoro “Pink Christmas” della Balocco griffati Chiara Ferragni.

La Procura di Cuneo, infatti, ha inoltrato una richiesta in via ufficiale di trasmissione degli atti al procuratore aggiunto di Milano Eugenio Fusco, ritenendosi competente. Dall’altro, però, anche la Procura milanese ritiene di essere territorialmente competente a indagare e, dunque, non trasmetterà gli atti a Cuneo, ma nelle prossime ore, verosimilmente domani, solleverà il conflitto chiedendo che si esprime il Procuratore generale della Cassazione. Quest’ultimo dovrà valutare dopo aver ricevuto memorie e anche richiesto informazioni ulteriori semmai ai due uffici e la decisione, poi, dovrebbe arrivare nel giro di qualche settimana.

Ansa

Pandoro Ferragni, la Balocco rompe il silenzio: «Siamo fortemente dispiaciuti che l’iniziativa sia stata fraintesa»

FOSSANO «Balocco è una società guidata dalla stessa famiglia da quasi cento anni, abituata a “far parlare” i propri prodotti; la sobrietà fa parte dello stile della famiglia, incline al lavoro, ma riservata e poco esposta a livello mediatico. Le recenti vicende, in particolare gli sviluppi della giornata di ieri, lunedì 8 gennaio, ci hanno profondamente turbato, anche pensando ai valori che ci guidano e all’etica che ci ha sempre contraddistinto. Da oltre un anno e soprattutto nelle ultime settimane, sono state riportate numerose informazioni non corrette, anche frutto di scarsa conoscenza, di errata interpretazione dei fatti e, in alcuni casi, di strumentalizzazione.

Siamo fortemente dispiaciuti che l’iniziativa sia stata fraintesa da molti: collaboreremo con le autorità, in cui riponiamo piena fiducia, certi che emergerà la nostra assoluta buona fede e continueremo a impegnarci a creare prodotti di qualità da offrire ai consumatori in Italia e nel mondo, anche per tutelare chi è legato all’azienda, a partire dalle famiglie di chi lavora con noi. Proseguiremo a fare del bene, come già facciamo da tempo, mettendo con ancora più forza i nostri valori al centro di tutti i nostri progetti».

Caso Balocco-Ferragni, la Finanza a Fossano per acquisire documentazione

FOSSANO I finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano, su delega del procuratore aggiunto Eugenio Fusco, stanno acquisendo documentazione nella sede della Balocco a Fossano in merito all’inchiesta che riguarda Chiara Ferragni e la vicenda del pandoro Pink Christmas.

Le fiamme gialle stanno inoltre notificando l’atto con cui si chiede l’elezione di domicilio e la nomina di un difensore in vista di una eventuale iscrizione nel registro degli indagati dei legali rappresentanti della società.

Al momento il fascicolo è a carico di ignoti e senza reati. Al vaglio degli inquirenti c’è l’ipotesi di truffa.

Ansa

Caso Ferragni-Balocco, anche la Procura di Cuneo apre un fascicolo dopo l’esposto Codacons

CUNEO La vicenda del pandoro Balocco griffato da Chiara Ferragni sarebbe al vaglio anche della procura di Cuneo. Lo riporta l’edizione on line del quotidiano Secolo XIX dopo la notizia dell’acquisizione degli atti dell’Antitrust da parte della Guardia di Finanza di Milano.

Il fascicolo per ora è senza ipotesi di reato né indagati: si tratta di un passaggio propedeutico allo svolgimento dei primi accertamenti, essendo Cuneo competente per territorio su Fossano, dove ha sede l’industria dolciaria Balocco.

Lunedì scorso il procuratore capo di Cuneo Onelio Dodero aveva smentito l’apertura di un fascicolo a Cuneo, affermando che ancora nessun esposto era stato ricevuto e non erano in corso o in fase di apertura indagini d’ufficio. Ieri l’associazione di consumatori Codacons ha precisato in una nota di aver presentato la documentazione nel capoluogo della Granda.

Ansa

La Procura di Milano apre un fascicolo senza ipotesi di reato, per il caso Ferragni-Balocco

FOSSANO La Procura di Milano ha aperto un fascicolo conoscitivo, senza ipotesi di reato né indagati, per il noto caso che ha coinvolto Chiara Ferragni e l’azienda Balocco per la pubblicità del pandoro.

Dopo il deposito di un esposto ai Pm per truffa, da parte del Codacons e Assourt, il procuratore Marcello Viola ha assegnato il fascicolo al dipartimento anti-truffe guidato dall’aggiunto Eugenio Fusco.

Gli accertamenti nel fascicolo esplorativo saranno affidati, da quanto si è saputo, alla Guardia di finanza di Milano. Al momento, riguarderanno i contenuti dell’esposto per truffa nei confronti «di una pluralità di individui», ossia i consumatori, come hanno scritto le associazioni.

Non è escluso, però, che poi si possano allargare anche alla vicenda simile della pubblicità delle uova di Pasqua della Dolci Preziosi. Il Codacons aveva depositato l’esposto in 104 Procure e quella di Milano è stata la prima ad aprire un fascicolo, a quanto risulta. Poi, a ogni modo, potrebbe porsi, più avanti nelle indagini, una questione di competenza territoriale. Mentre Ferragni risiede a Milano, la sede della Balocco è in provincia di Cuneo.

La modalità di presentazione della campagna per la vendita del pandoro, si legge nell’esposizione, «è risultata ingannevole ed aggressiva, in spregio ai consumatori, i quali sarebbero stati sensibilmente influenzati nella loro capacità decisionale, soprattutto alla luce della destinazione dei ricavati ai bambini gravemente malati».

Ansa

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