(ANSA) –
GARESSIO Una serie di dissidi tra vicini di casa è all’origine del processo, celebrato a Cuneo, contro un’imputata della classe 1927. Al termine dell’istruttoria l’anziana è stata assolta dall’accusa di disturbo della quiete, per cui era alla sbarra anche sua figlia 62enne.
A denunciare entrambe era stata una persona residente nello stesso condominio, nel comune di Garessio. In querela si parlava di urla, televisione ad alto volume, sedie e tavoli spostati anche nel cuore della notte.
«Ho provato a parlare con la figlia e mi ha insultata in genovese», ha riferito una delle inquiline sentite dal giudice, mentre un altro testimone ha detto, a proposito del palazzo: «Tra noi lo abbiamo ribattezzato il condominio dei pazzi».
Vari altri residenti, per contro, sostenevano di non aver mai subito particolari disturbi dalle due.
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