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Verso il gemellaggio tra La Floresta (Uruguay) e Bra

BRA La Floresta paese vicino alla capitale dell’Uruguay Montevideo e Bra hanno in comune un santuario dedicato alla Madonna dei fiori realizzato dai braidesi emigrati all’inizio del 1900.

Giovedì 28 marzo c’è stata una videoconferenza tra Bra, presenti il sindaco Gianni Fogliato e il delegato ai gemellaggi Lino Ferrero, e la sindaca di La Floresta Nancy Poli  assieme a Edison Lanza, responsabile per i rapporti internazionali della provincia del Canenons.

Durante la conferenza sono state ribadite le intenzioni di arrivare a un gemellaggio e come, nei prossimi mesi, le procedure saranno espletate per arrivare alla firma dell’intesa. L’11 maggio arriveranno a Bra, Maria Virginia Gutierrez e Javier Montes, due collaboratori del santuario della Madonna dei fiori di La Floresta.

«Il collegamento consolida quanto abbiamo iniziato da qualche mese per le nostre comunità. È nostro dovere cercare la modalità per potenziare la felicità del nostro popolo sotto la protezione della nostra Madre patrona delle due città», ha detto Poli. «Caro sindaco Fogliato voglio ringraziarti dal più profondo del mio cuore per l’umiltà e la pazienza che evidenziano le tue qualità umane. Il cammino è iniziato, e questo è già una cosa importante».

Il Santuario della Madonna dei Fiori a La Floresta

Un santuario della Madonna dei fiori alla “fine del mondo”

Il santuario sudamericano venne costruito tra il 1930 e il 1966, anno della consacrazione, da braidesi emigrati, che avevano portato con sé anche l’immagine della loro patrona. Con l’aiuto di san Luigi Orione, uno dei santi più devoti della Madonna dei fiori, il santuario venne edificato.

L’atto legale fu firmato il 10 settembre 1930. Il dottor Perea portò da Bra in Uruguay anche due rametti del famoso biancospino (céndrinos ) che fiorisce in pieno inverno ogni anno, a Bra, per il 29 dicembre, festa della Madonna dei fiori. È testimoniato che quel biancospino portato a La Floresta germogliò in due alberelli e, per la prima volta, nel 1937 fiorì anche in inverno, cioè in luglio, in occasione dell’ultima visita di don Orione prima di ritornare in Italia. Il 20 dicembre successivo, i primi figli della Divina Provvidenza andarono ad abitare in quella che fu chiamata “Granja providencia”, a La Floresta. Nel 1933 vi si aggiunsero anche due Eremiti. Sul luogo dell’erigendo santuario guidò per tre anni (1934-1936) i pellegrinaggi da Montevideo.

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