Etichettatura: timori per le nuove regole

VINO «Ho depositato un’interrogazione a Bruxelles, per sapere dal commissario all’agricoltura Hogan se corrispondono a verità le indiscrezioni sulla volontà della Direzione generale Agri di modificare il regolamento sull’etichettatura dei vini, che supererebbe le denominazioni di origine locale dei prodotti, privilegiando la tipologia del vitigno». A parlare è l’eurodeputato Alberto Cirio, che aggiunge: «Ho chiesto a Hogan se sia consapevole come una scelta del genere snaturerebbe decenni di promozione dei nostri prodotti agricoli, che si sono affermati nel mondo per la qualità, ma soprattutto per la connessione con il territorio. La scelta vanificherebbe il lavoro degli agricoltori a favore dell’industria e ci esporrebbe a una concorrenza mondiale, in cui l’imitazione distruggerebbe l’identità del made in Italy».

etichette Cirio

Prosegue Cirio: «A Strasburgo incontrerò il presidente del Partito popolare europeo, Daul, perché credo sia fondamentale che il primo partito d’Europa prenda una posizione chiara. Si tratta solo di indiscrezioni, che, se confermate, dovranno passare prima al vaglio della Commissione agricoltura di cui faccio parte e poi del Parlamento. Quindi abbiamo gli strumenti per bloccare questa follia».

Sulla questione si è espressa anche la Coldiretti. «Non è ammissibile consentire l’uso di denominazioni senza un riferimento geografico, basate solo sul nome del vitigno», sostiene Delia Revelli, presidente di Coldiretti Piemonte; mentre il direttore Antonio De Concilio aggiunge: «Non possiamo permettere una banalizzazione delle nostre denominazioni».

Banner Gazzetta d'Alba