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A 17 anni si può guidare

Prima di salire in auto serve il patentino del ciclomotore e dieci ore di guida con istruttore

NOVITÀ – Due lettere, G.A., stanno per trasformare radicalmente l’approccio dei giovani verso l’autoveicolo. La sigla sta per guida accompagnata e costituisce l’ultima evoluzione di un processo a lungo al centro di veementi discussioni: dare la possibilità di condurre autovetture a partire dai diciassette anni.
Da ieri, lunedì 23 aprile, quest’utopica prospettiva è diventata realtà, fermi restando alcuni “paletti” normativi imprescindibili per garantire la necessaria sicurezza nella circolazione. Anzitutto il minorenne candidato alla patente dovrà essere in possesso della patente di categoria A1, cioè del permesso di condurre motocicli di cilindrata massima 125 cc e 11 chilowatt di potenza, conseguibile a partire dai 16 anni e dovrà presentarsi in un’autoscuola per la formazione obbligatoria.
Il programma formativo prevede l’effettuazione di dieci ore di guida con istruttore,di cui quattro su autostrada o su itinerario assimilabile.
Una volta effettuata interamente la preparazione l’autoscuola rilascerà un contrassegno con le lettere “G.A.” da attaccare sul vetro posteriore (proprio come già avviene per la “P” di principiante). Il diciassettenne, a questo punto, dovrà comunicare alla Motorizzazione civile al massimo tre persone in qualità di accompagnatori e potrà guidare. Gli accompagnatori dovranno essere di età non superiore ai sessant’anni e aver conseguito la patente di categoria B o superiore da almeno dieci anni.
Limitazioni. È importante ricordare che le limitazioni di potenza-peso relative ai neopatentati – 55 chilowatt per tonnellata e 70 chilowatt totali relativi alla tara del veicolo – sono applicate anche ai veicoli sui quali si effettuerà la guida accompagnata. «Erano anni che si cercavano le giuste modalità per rendere attuabile la guida accompagnata», spiega Sergio Cozza, rappresentante di Confarca per la provincia di Cuneo. «Finalmente si è delineato un orizzonte chiaro e preciso. Ora diviene ancor più cruciale il ruolo delle autoscuole quali centri d’insegnamento».

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