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È morto Giulio Parusso, direttore del centro Beppe Fenoglio e una delle anime della cultura albese

Corneliano dedica una via a Giulio Parusso
Giulio Parusso
Giulio Parusso
Giulio Parusso

ALBA Grande cordoglio ha suscitato in città la notizia della morte di Giulio Parusso, avvenuta nella notte tra mercoledì 26 e giovedì 27 febbraio. Nato ad Alba nel 1941, giornalista e studioso di storia albese, Parusso per molti anni fu alla guida dell’ufficio stampa del Comune di Alba; dal 2006 era il direttore del centro studi Beppe Fenoglio.

Tra le sue opere più recenti Alba. Il Novecento. Appunti per una cronaca, Palazzo e città. Alba 1945-1975, la cura del volume Tartufo. Fiera internazionale del bianco d’Alba, edito da Gazzetta d’Alba. Del nostro giornale Giulio Parusso è stato prezioso collaboratore, curando in ultimo la rubrica dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia.

«La notizia della morte di Giulio Parusso mi ha lasciato sconvolto. Gli devo molto. Mi è sempre stato accanto con il suo affetto, la sua ironia e le sue grandi capacità». Lo dice il sindaco di Alba Maurizio Marello. «Ho saputo del malore nel tardo pomeriggio di ieri (mercoledì 26 febbraio). Prima del Consiglio comunale delle 18 sono stato al San Lazzaro: Parusso vi era stato ricoverato d’urgenza. Mi sono tenuto in contatto con la famiglia, con la quale sono legato da sincera e lunga amicizia, per tutta la serata, anche dopo il trasferimento all’Ospedale di Cuneo, dove purtroppo è morto».

La commozione del Sindaco di Alba è forte quando ricorda: «Ho perso un carissimo amico, con il quale sono cresciuto, a Mussotto. Proprio nei giorni scorsi stavamo organizzando la festa per la madre, che ha compiuto cent’anni. Per me come per gli altri sindaci Parusso è stato un collaboratore preziosissimo, un punto di riferimento, lo storico del Novecento albese. Senza il suo contributo non esisterebbe la narrazione del nostro Dopoguerra. In questo ultimo periodo stava lavorando ad alcuni importanti volumi ed era attivissimo presso il centro Fenoglio, che grazie alla sua opera attira molti giovani da tutto il mondo».

Il rosario verrà pregato domani sera, venerdì 28 febbraio, alle 20.30, a Mussotto, mentre il funerale si terrà sabato 1° marzo, alle 15, sempre a Mussotto.

 m.g.o.

L’assessore Cirio: «Scrivere la storia è come contribuire a farla e Giulio Parusso è stato un interprete straordinario dell’albesità»

«A nome della Regione Piemonte desidero esprimere il cordoglio e la profonda tristezza per la perdita di Giulio Parusso, direttore del Centro studi Beppe Fenoglio», dichiara l’assessore regionale Alberto Cirio. «Scompare un grande albese, al quale ero legato da un affetto personale. Con lui ho mosso i miei primi passi da assessore nel mondo del turismo, nel periodo in cui era dirigente in Comune, ma il ricordo più bello che conservo è di quando mi aiutò a conoscere e studiare direttamente gli Statuti medievali della città di Alba su cui, poi, ho preparato la mia tesi di laurea. Scrivere la storia è come contribuire a farla. E Giulio Parusso è stato un interprete straordinario dell’albesità».

Il commiato del vicepresidente della Provincia di Cuneo ed ex sindaco di Alba, Giuseppe Rossetto: «Giulio Parusso è stato un personaggio di grande spessore culturale e umano, il cui ricordo rimarrà impresso in maniera indelebile nel cuore degli albesi. Lo ricordo per la sua estrema franchezza nel dire le cose e per il fondamentale impulso che, prima da dirigente comunale e poi da direttore del centro studi Fenoglio, ha dato alla ricostruzione, all’organizzazione e alla promozione della storia di Alba. Credo che, per certi versi, sia stato più importante di coloro i quali la storia l’hanno scritta: senza di lui certe conoscenze, certi fatti, certi accadimenti sarebbero andati persi per sempre. Sarà difficile per Alba sostituirlo».

Carico di commozione il ricordo dell’avvocato albese Roberto Ponzio: «Sono costernato. Perdo un amico fraterno: con lui se ne va anche una parte importante della mia vita. Innumerevoli sono i ricordi, straziante la nostalgia, profonda la tristezza. Giulio era una persona di solida cultura, disponibile alle esigenze di tutti, senza richiedere nulla a nessuno. Ha fedelmente servito le istituzioni. Al suo monumentale archivio hanno attinto centinaia di tesi di laurea. Garbato nei modi e dotato di finissimo humor, è stato uno scrittore di talento, autore di numerosi libri sulla storia e tradizione di Alba e della vita dei personaggi più famosi».

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