Dopo il grande successo, problemi di crescita per Collisioni

don rizzolo antonio_q Il 18 luglio da Aosta scendo per il concerto dei Deep Purple a Barolo, paesino inadatto a ricevere decine di migliaia di persone perché è “un cul de sac”. Il sindaco, con altre persone identificabili dal sito di Collisioni, doveva illustrare a priori questa negatività affinché lo spettattore sapesse a che cosa andava incontro. Alle 16.45 vengo indirizzato al parcheggio 2 donde in mezz’ora a piedi, sotto un sole cocente (32 gradi) raggiungo il check point: le rare navette erano già piene come scafi libici. Con i miei due figli non ho potuto visitare Barolo prima del concerto, che è terminato alle 23.16. Poi bolgia infernale, navette bloccate nell’unica strada intasata di spettatori, dopo le 24 arrivo in auto, imbottigliamento del parcheggio, all’1.20 si apre un varco alternativo da parte di automobilisti esasperati. Dopo code che un’organizzazione “capace” doveva far evitare, quasi alle tre arrivo all’autostrada distante pochi chilometri. Telefonai inutilmente al 112, 113, Vigili urbani. Sindaco di Barolo, vuol replicare?

Arch. Giancarlo Borluzzi, Aosta

Collisioni ogni anno cresce sempre di più. Quest’anno ha registrato in quattro giorni un’affluenza record: più di 100 mila spettatori, secondo gli organizzatori, provenienti da ogni parte d’Italia e anche dall’estero. Qualcuno è venuto apposta dall’Olanda e da altri Paesi europei. Certo, con personaggi del calibro di Deep Purple, Neil Young, Elisa, Caparezza, Suzanne Vega, per limitarci ai musicisti, e con dei biglietti a prezzi più che abbordabili, era difficile resistere alla tentazione di venire a Barolo, una location, oltretutto, unica e suggestiva, nelle Langhe patrimonio Unesco. La marea di gente ha causato anche qualche problema, come testimonia la lettera che pubblichiamo. Mi pare però che, al di là dei disagi e delle arrabbiature, si tratti di problemi di crescita. È difficile mettere assieme artisti così importanti, un paesaggio straordinario come quello offerto da Barolo, i prodotti di eccellenza enogastronomici delle Langhe e la voglia di esserci da parte di così tante persone. Sono certo che Filippo Taricco e la sua organizzazione, insieme al sindaco di Barolo, stiano già ragionando sul da farsi in vista del futuro. Poter però dire “Io c’ero”, nonostante le difficoltà patite (pensiamo anche a com’erano i parcheggi dopo il temporale), rimane una soddisfazione. In ogni caso, Barolo e il resto di Langhe e Roero meritano una visita anche in altri momenti, meno affollati.

Banner Gazzetta d'Alba