L’Olimpo basket senza casa nella sua città

ALBA Il campo di gioco regolamentare nella pallacanestro è 28 per 15 metri. Il palazzetto di corso Langhe (inaugurato nel 1979-80) misura 26 per 14 e spazio per allargarlo non c’è. E la Federazione più non deroga sulla regola, come fece per anni. In poche parole è questo il motivo per il quale l’Olimpo basket, società fondata nel 1957, non gioca più nella sua città, ma nelle due ultime stagioni ha trasferito la sede delle gare della prima squadra, in serie C, a Corneliano.

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Un’azione di gioco a Corneliano in un’immagine di archivio.

L’“esilio” dei biancorossi – del quale Gazzetta ha scritto più volte – fa esclamare ai consiglieri di opposizione Carlo Bo e Domenico Boeri: «Incredibile che Alba non sia stata in grado di sostenere una realtà sportiva di successo». Perché in città «non sono presenti strutture idonee» e «l’Amministrazione Marello non è stata in grado di offrire una soluzione». Le proposte dei due esponenti del centro-destra cittadino, presenti alla partita del 5 dicembre, sono che il Comune aiuti «chi vuole andare ad assistere alle partite, soprattutto i più giovani, attraverso un servizio di autobus gratuito; mentre nel medio termine si dovrà pensare a una struttura in grado di far ritornare ad Alba l’Olimpo».
Scartata l’ipotesi di un ampliamento del palazzetto di corso Langhe – significherebbe spendere centinaia di migliaia di euro per un edificio vecchio di 35 anni – la possibilità di una palestra-palazzetto nuovo (per il quale esistono dei progetti) appare remota per i costi (da 800 mila a un milione e mezzo di euro), a meno di (improbabili?) interventi di privati.
Un palazzetto dalle dimensioni adeguate in realtà ci sarebbe: il PalaTanaro, ultimato dall’ammnistrazione di Giuseppe Rossetto e costato, dopo diverse variazioni del progetto, circa due milioni. È in concessione all’Alba volley. Lo spazio però non manca e per omologarlo per la pallacanestro servirebbero nuove linee di campo e soprattutto nuovi canestri e un adeguamento del tabellone elettronico: ci vorrebbero più o meno 30 mila euro. E la volontà di riportare sotto le torri un pezzo di storia e di presente dello sport albese.
Una possibilità che dalle sponde del Riddone, dove sorge il PalaEgea nuova sede dell’Olimpo, pare ancora lontana. «A Corneliano ci siamo trovati bene, con poca spesa abbiamo fatto moltissimo per adeguare un palazzetto per il quale molti ci fanno i complimenti», dice il presidente biancorosso Paolo Bergui, che con l’Amministrazione comunale roerina ha stipulato una convenzione, legata anche ai lavori finanziati ed eseguiti dalla società, che durerà fino al 2025.

Paolo Rastelli

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