Ultime notizie

Dopo il restauro, la scultura di Santa Lucia torna a Caramagna

La scultura di Santa

ARTE Sarà presentato domani, sabato 6 ottobre, alle 15.30,  nelle sale dei vescovi dell’antica abbazia di Santa Maria, il restauro della scultura lignea policroma raffigurante Santa Lucia. Attribuita alla bottega del Maestro della Messa di San Gregorio, scultore dell’alta Valle di Susa, attivo fra l’ultimo quarto del XV e i primi anni del XVI secolo, intagliata in legno di pino cembro dipinto e dorato e alta 118 centimetri, l’opera torna a casa dopo un paziente e minuzioso lavoro durato due anni e realizzato da Chiara Bettinzoli,  con la direzione di Valeria Moratti, funzionario e storico dell’arte della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per le Province di Alessandria, Asti e Cuneo.

Il recupero è stato reso possibile grazie alla XVIII edizione di Restituzioni, il programma di salvaguardia e valorizzazione che Intesa Sanpaolo conduce dal 1989 a favore del patrimonio artistico nazionale. Nel biennio 2016-2017 sono stati restaurati 212 manufatti, provenienti da 17 regioni italiane e 63 enti proprietari. In questa edizione la banca ha collaborato con 44 enti di tutela (Soprintendenze, Poli Museali e Musei autonomi), con un imponente lavoro di recupero che ha coinvolto 205 professionisti del restauro in tutta Italia, incluso il centro conservazione e restauro La Venaria reale, con cui Intesa Sanpaolo ha stabilito da tempo una collaborazione continuativa.

Dal 27 marzo al 16 settembre tutte le opere sono state esposte nella Sala delle Arti della Reggia di Venaria, nell’ambito della mostra conclusiva Restituzioni 2018. La fragilità della bellezza.”, organizzata sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, in collaborazione con il Consorzio delle residenze reali sabaude. L’esposizione ha coperto un arco cronologico di quasi 40 secoli, spaziando dall’antichità al contemporaneo, e ha riscosso un grande successo di pubblico, richiamando oltre 70mila visitatori.

La scultura restituita alla chiesa parrocchiale della Santissima Annunziata di Caramagna, riconducibile, sulla base di confronti stilistici, alla manifattura alto-valsusina, raffigura Santa Lucia, nata a Siracusa nel 283 da nobile famiglia e martirizzata durante le persecuzioni di Diocleziano nel 304, a figura intera, mentre tiene nella mano destra la palma emblema del martirio e con la sinistra regge il piatto contenente i suoi occhi, attributo che, in considerazione del nome Lucia (da lux, luce), la rende nota alla devozione popolare quale protettrice della vista.

 

 

 

Banner Gazzetta d'Alba