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Le tasse comunali ferme anche il prossimo anno

Le tasse comunali ferme anche il prossimo anno

COMUNE Tasse invariate anche nel 2019 per gli albesi. Pareggia a oltre 36 milioni di euro il bilancio di previsione che sarà approvato nel Consiglio del 18 dicembre. Si tratta dell’ultimo preventivo delle due consiliature di Maurizio Marello. L’elemento nuovo sarà la possibilità di spendere interamente il proprio avanzo, peculiarità dei Comuni virtuosi come Alba.

Con l’assessore alle finanze Luigi Garassino anticipiamo i temi del preliminare 2019: «A dicembre andremo ad approvare lo schema di bilancio del prossimo esercizio. Uno schema che tiene conto della legislazione vigente, indipendentemente dalla legge di bilancio che verrà approvata nelle prossime settimane dal Parlamento». Garassino aggiunge: «Nonostante la legge di bilancio punti a consentire l’aumento delle aliquote delle tasse, il Comune di Alba ha deciso che le imposte, ancora una volta, non saranno ritoccate al rialzo. L’unico rammarico è di non essere riusciti a ridurre ulteriormente la Tari, dopo i tagli degli ultimi due anni, a causa della volubilità del mercato dei rifiuti e in modo particolare della carta, che negli anni scorsi aveva toccato un valore di scambio molto alto, calato nel 2018».

L’unica nota negativa nel bilancio di previsione è la cancellazione della tassa aggiuntiva sulla pubblicità, dichiarata illegale. Tassa che alle casse di Piazza Duomo rendeva circa 150mila euro.  «Per sopperire a questa riduzione di denaro siamo andati a spulciare tra i meandri del bilancio trovando le risorse da Imu e Tosap», spiega Garassino che aggiunge: «Abbiamo chiesto ai parlamentari di Langhe e Roero di farsi portavoce delle nostre istanze per sbloccare la tassa aggiuntiva sulla pubblicità».

Per le spese in conto capitale sono stati inseriti: la cessione di una vasta area in zona Mussotto sul fronte delle alienazioni, 1.160.000 euro di oneri di urbanizzazione e 110mila euro di monetizzazione dei parcheggi, ma c’è da scommettere che il 2019 sarà l’anno in cui il Comune di Alba, uno dei più virtuosi d’Italia, potrà realizzare numerose opere, rimaste finora solo sulla carta. Un’attenzione particolare è stata data al personale con l’istituzione di un fondo di 80mila euro, che potrà garantire il livello occupazionale in caso di licenziamenti o morti tra gli attuali dipendenti, anche nei periodi necessari alla nuova assunzione. In ogni caso la legge in vigore consentirà di sostituire tutti i lavoratori fuoriusciti.

Il 2019 potrebbe essere un anno cruciale anche sul fronte dei trasferimenti. «Dal 2014, a pochi mesi dal mio insediamento come assessore al bilancio, è stato comunicato il taglio dei trasferimenti dallo Stato per 560 milioni di euro. La quota di Alba era di 1.065.000 euro, soldi che non sono più nelle disponibilità del Comune. Nell’ordinanza del 2014 era specificato che il taglio ai trasferimenti sarebbe dovuto durare solamente 4 anni, fino alla fine del 2018, e questo dovrebbe voler dire che stiamo tornando alla normalità». Si tratta di una speranza che il Comune di Alba affiderà all’Anci per riuscire ad avere lo sblocco dei trasferimenti.

Il bilancio 2019 pareggerà a 36.246.000 euro, il bilancio 2020 sarà pari a 31.630.000, e nel 2020 a 31.600.000. «I numeri fotografano ancora una volta una situazione estremamente virtuosa», conclude l’assessore albese al bilancio Gigi Garassino.

Marcello Pasquero

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