Ultime notizie

«Meglio prevenire il fenomeno, che esiste pure da noi»

INTERVISTA Parliamo con Luca Anolli, responsabile per l’area educativa del Consorzio socioassistenziale Alba, Langhe e Roero, che interviene a partire dalle segnalazioni dei Comuni su ragazzi a rischio di abbandonare gli studi anzitempo.

Anolli, che cosa succede nella zona dell’Albese?

«Il fenomeno esiste anche sul nostro territorio. Si tratta di ragazzi delle medie e delle superiori (pochissimi i casi di bambini delle elementari), che provengono sempre da contesti familiari complessi, seguiti dai servizi. Per gli studenti dai 12 anni in su, sono diversi i fattori di cui tener conto: dall’incapacità delle nuove generazioni di affrontare la frustrazione alla difficoltà della scuola a essere accogliente, ma anche la mancanza di autorevolezza delle famiglie, che spesso non accompagnano i ragazzi nel modo giusto nel loro percorso scolastico. Possono essere presenti anche patologie legate all’età adolescenziale, che devono essere affrontate dal punto di vista sanitario. Di rado la causa va riscontrata nelle difficoltà economiche».

Come vi muovete?

«C’è bisogno di creare un’alleanza tra scuola, famiglia e servizi sociali, con una serie di percorsi di accompagnamento. Il reinserimento è possibile, ma non semplice: se il ragazzo è arrivato al punto di abbandonare la scuola, significa che c’è stata una decisione in tal senso. Per questo, il fenomeno deve essere affrontato in chiave preventiva: ad esempio, indicando subito le prime assenze sospette».

f.p.

Banner Gazzetta d'Alba