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Arrestato ultrà juventino astigiano nell’ambito dell’operazione “last banner”

Commercialista cuneese arrestato dalla squadra mobile 1

ASTI Anche un uomo di 52 anni, residente ad Asti e affiliato ai “Drughi” gruppo ultras juventino fra i 12 tifosi arrestati dalla Digos di Torino nell’ambito dell’operazione “Last banner”. Tutto inizia un anno fa con la denuncia di alcuni dirigenti bianconeri vittime dei ricatti di alcune frange della tifoseria torinese: scopo degli atti intimidatori, ottenere la concessione di accessi gratuiti agli stadi per partite casalinghe e trasferte. Biglietti distribuiti poi “ripartiti” fra i capi dei vari raggruppamenti che ne curavano la vendita ai bagarini intascando i guadagni. Il passaggio alle maniere forti da parte dei supporters dopo il cambio di rotta deciso, in materia di ingressi gratuiti, nel corso della stagione 2017-18. Estorsione aggravata, autoriciclaggio, violenza privata e vendita illegale di biglietti le accuse a carico di un’organizzazione “trasversale” che vede implicati i capi di gruppi come i “Vikings”, il “Nucleo 1985” e degli stessi “Drughi”. Gli agenti di Asti, che hanno condotto le perquisizioni, hanno rinvenuto nella casa di campagna dell’ultra 52enne, sottoposto a Daspo quadriennale e ora agli arresti domiciliari, un coltello e altro materiale ritenuto rilevante ai fini dell’indagine. Oltre 30 le perquisizioni eseguite in tutta Italia, 25 i tifosi denunciati per violenza privata, aggravata in concorso.

Davide Gallesio

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