Rebecca, Bela trifolera dei borghi

Rebecca, Bela trifolera dei borghi 6

ALBA Si chiama Rebecca Minasso la Bela trifolera dei borghi 2019. Festeggia la sua elezione il borgo Brichet, a conclusione della giornata dedicata al Capitolo della Giostra e che ha visto, nel pomeriggio, il conferimento dell’onorificenza Amico della Giostra ad Alberto Cirio, presidente della Regione. Rebecca, 19 anni, sarà il volto della cultura, del folclore e del patrimonio enogastronomico albese durante il lungo autunno. Un tartufo bianco è stato il principale dono consegnato alla nuova reginetta, come simbolo anche dell’inizio della stagione di raccolta del prezioso tuber, che proseguirà sino al 30 gennaio. Gli speaker di Radio Alba sono stati i mattatori di una serata che ha condotto ad una combattuta votazione e impegnato l’ampia giuria che, fra gli altri, annoverava il presidente della Giostra delle Cento torri Pier Carlo Verney, il vicesindaco Emanuele Bolla e il patron di Collisioni Filippo Taricco. Le 11 aspiranti miss si sono esibite in tre diverse sfilate: la prima in abito medievale, la seconda indossando i panni del trifolao per finire con una passerella in abito da sera. C’è stata gloria anche per la giovane Federica Abbà del guppo storico Città di Alba, eletta Damigella dei borghi. Al borgo San Lorenzo e alla sua rappresentante, Sveva Boffa, è andato il premio Profumo di ricordi, in omaggio allo storico programma di Radio Alba. Non sono mancati, peraltro, gli applausi a Elena Chiola (Santa Rosalia), Fabiola Capra (San Martino), Rachele Mosca (Santa Barbara), Giulia Aimasso (Rane), Sara Biglino (Patin e tesor), Elena Promio (Fumo), Chiara Zanaica (Moretta) e Marika Orfano (sbandieratori delle cento torri).

Il Capitolo della Giostra costituisce il preludio all’investitura del podestà, rievocazione storica durante la quale i borghi albesi richiedono ufficialmente il permesso di correre il Palio. Quest’anno a interpretare il podestà, simbolo dell’autorità cittadina in epoca comunale, sarà il sindaco Carlo Bo. Quest’ultimo parteciperà, alla sfilata in costume che si comporrà di numerose figure: il notaio, lo scrivano, il vescovo e il capitano del popolo. Teatro della manifestazione sarà, dalle 21, piazza Risorgimento, nella quale sarà svelato per la prima volta il drappo del Palio. Quest’anno l’opera riprodotta è la collettiva senza titolo del 1956, dipinta da Pinot Gallizio, Constant, Asger Jorn, Jan Kotík, Piero Simondo e Giorgio Gallizio. In chiusura di cerimonia è in programma lo spettacolo offerto dagli sbandieratori della Città di Alba.

Alessio Degiorgis

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