Casapound imbavaglia statue ad Alba, Bra e La Morra per potestare contro la censura

Casapound imbavaglia statue ad Alba, Bra e La Morra per potestare contro la censura

ALBA Anche Alba, Bra e La Morra sono state protagoniste della protesta di Casapound contro la censura delle sue pagine Facebook e Instagram che dura da 40 giorni. La prima udienza della causa intentata contro i siti è fissata per il 13 novembre.

Un bavaglio è stato apposto dai militanti di Casapound sulle statue in giro per l’Italia tra cui il busto all’imperatore Pertinace nell’omonima piazza e la statua ad Augusto Manzo in piazza monsignor Grassi ad Alba, la statua a Gabetti di La Morra e le statue davanti all’istituto Guala di Bra.

«La chiusura della pagine web non è un episodio isolato», spiega Casapound in una nota, «L’azione contro di noi è stata probabilmente la prova generale rispetto al tentativo di mettere a tacere gradualmente la voce dei sovranisti, come del resto dimostrato dalle censure che continuano a essere poste in essere contro innumerevoli altri profili e pagine».

Casapound annuncia, inoltre, la sua presenza «senza simboli ma con centinaia di tricolori» alla manifestazione del centro-destra domani pomeriggio in piazza San Giovanni a Roma «con la volontà di arricchire anche con le nostre idee e battaglie di sempre una piattaforma programmatica, quella dell’opposizione al governo da incubo giallofucsia, che non può limitarsi ai pur fondamentali temi dell’immigrazione e della pressione fiscale, ma deve iniziare a occuparsi con forza anche di casa, lavoro, famiglia, salari e Stato sociale».

Banner Gazzetta d'Alba