A Bra il comitato Oltreferrovia cambia presidente

BRA «Quando abbiamo iniziato l’avventura del comitato di quartiere, tanti anni fa, ci ritrovavamo alla sera in un bar che si chiamava Birra vecchia. Il locale era in corso IV novembre, proprio a fianco della Società dei conciapelli. Poi però, dopo qualche mese, ci fecero traslocare».

Cesare Agnelli, da 40 anni ininterrottamente presidente del comitato di quartiere Oltreferrovia, adesso che sta per cedere il testimone a un presidente donna di questo sodalizio, rievoca la sua storia e quella dei tanti volontari, che al suo fianco, hanno dato vita a un comitato decisamente attivo e propulsore di tantissime iniziative. Prosegue Agnelli: «Allora ci venne in soccorso Mino Ascheri, che ci mise a disposizione, gratuitamente, una tavernetta della sua casa di via Piumati. Locale che utilizzammo per alcuni anni, fino a quando la famiglia non decise di ristrutturare l’immobile per realizzare il noto ristorante. A quel punto, essendo ormai un gruppo molto affiatato e consolidato, decidemmo di lanciarci nella realizzazione della nostra attuale sede di via Fratelli Rosselli».

A Bra il comitato Oltreferrovia cambia presidente
Nei giorni scorsi la Giunta comunale ha ricevuto il comitato Oltreferrovia, promotore della cena benefica svoltasi sabato 30 novembre. L’incontro è stato l’occasione per la consegna ufficiale dei fondi raccolti (oltre mille euro), che sono stati devoluti all’associazione Sos Bra chiama Bra Onlus. I proventi della cena hanno permesso anche l’acquisto di un defibrillatore, che sarà posizionato nella sede del comitato in via Rosselli.

Mentre racconta, nella sua testa scorre il film di quegli anni. Prosegue: «Con amici del calibro di Dino Panero, che era un impresario edile, Antonio Racca (muratore), Francesco Pacotto – che teneva sotto controllo le nostre finanze – e quel vulcano di Franco Burdese, avviammo la costruzione. L’Abet ci regalò i mattoni, la Pavimaer le piastrelle, mentre il Comune ci mise il cemento; poi intervennero anche le famiglie Rolfo (per tutta la recinzione) e Fogliato (proprietaria della Montello, ndr) che ci aiutarono a finire i locali con i serramenti e gli arredi».

Mentre passavano gli anni, alla sede si aggiunse prima il campo da calcio a 11 giocatori, poi quello a 5 e, infine, la tettoia di ferro, acquistata da una Pro loco che la dismetteva, per la somma di 300mila lire. Conclude Cesare Agnelli: «In questi lunghi anni abbiamo davvero realizzato tante cose: dalle manutenzioni della sede a quelle delle aree verdi del quartiere, dalle feste alle castagnate, dai tornei alle lunghe partite a carte con gli anziani. Adesso però era giunto il momento di cambiare: con la cena del 30 novembre, abbiamo capito che l’innesto di un gruppo di giovani – seri e motivati, coordinati dalla decisa Marina Tibaldi – avrebbe dato nuova linfa al sodalizio. E l’abbiamo votata all’unanimità, felici che sia la prima donna a ricoprire questo ruolo».

Marina Tibaldi: «Migliorare la fruibilità del centro»

Marina Tibaldi, 45 anni, una figlia e un compagno, nella vita fa l’impiegata amministrativa. Poi dedica il tempo libero, oltre che alla cura della famiglia, al sociale. Tanto da candidarsi alle scorse elezioni comunali in una lista civica a sostegno del sindaco Gianni Fogliato.

A Bra il comitato Oltreferrovia cambia presidente 1
Marina Tibaldi

Attualmente ricopre il ruolo di tecnico nella commissione comunale finanze e tributi. La scorsa settimana è stata eletta, per acclamazione, alla carica di presidente del comitato di quartiere Oltreferrovia.

Contenta di questa nuova carica? Se l’aspettava?

«Me lo aveva proposto, a più riprese, il presidente Agnelli, ma non mi aspettavo che si concretizzasse così presto. Comunque sono molto contenta di assumere l’incarico, per il quale mi impegno da subito a dare il meglio di me».

Come è attualmente strutturato il comitato?

«Il quartiere si è dotato, una ventina di anni fa, di una semplice scrittura privata. Le nuove leggi del terzo settore ci impongono di creare uno statuto con un direttivo. Sarà il nostro primo impegno nei prossimi mesi, tenendo conto che è mia intenzione conglobare tutte le realtà del quartiere in questo statuto».

Primi progetti?

«Migliorare la fruibilità del centro di incontri, aperto a tutti gli anziani e non solo, con giornate e serate a tema; coinvolgere i giovani con lo sport – organizzando tornei vari – e con feste dedicate; infine, anche per i bambini, in collaborazione con le scuole della zona, creare occasioni di divertimento e di associazionismo».

Quando vi ritrovate?

«Ogni primo martedì del mese: vorrei davvero che tutti i residenti si sentissero liberi di partecipare e di portare il loro contribuito per migliorare il quartiere».

13 realtà che lavorano per la città

QUARTIERI La città della Zizzola è suddivisa in 13 quartieri. Guardando la mappa, se ne possono delineare i contorni, partendo dal centro cittadino fino ad arrivare nelle periferie. Il lungo elenco comprende Bandito, San Matteo, San Michele, Pollenzo, Bescurone, Centro, Centro storico, Gerbido-La Bassa, Madonna dei fiori, Oltreferrovia, San Giovani lontano, Tre Frazioni e Vallechiara-Fey. L’assessore Luciano Messa è il delegato alle frazioni e quartieri cittadini: «I comitati – ciascuno con il proprio presidente e un direttivo o un’assemblea di residenti – svolgono, ognuno nel proprio ambito territoriale, funzioni di collegamento tra i residenti e l’Amministrazione comunale. Molto spesso i comitati intraprendono iniziative di carattere sociale, culturale e ricreativo; alcuni di loro gestiscono anche i centri d’incontro comunali presenti sul territorio».

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In relazione al cambio di presidenza dello storico quartiere Oltreferrovia, aggiunge Messa: «La scorsa settimana, durante un incontro in Comune, è stato annunciato l’avvicendamento ai vertici del comitato di quartiere, tra lo storico presidente Cesare Agnelli – che a breve passerà il testimone – e la giovane Marina Tibaldi, in un’alternanza che segna anche un interessante “turnover generazionale” all’interno della realtà associativa. Quello dell’Oltreferrovia è un quartiere decisamente multietnico, che ha oltre 5mila residenti e certamente grandi potenzialità. La linfa che la presidente potrà immettere, sarà certamente utile a creare coesione e ad avviare nuove iniziative».

Poi conclude: «Tutta l’Amministrazione comunale si è complimentata con il comitato per l’organizzazione del riuscito appuntamento benefico e per la distribuzione dei fondi su più ambiti sociali, ringraziando il presidente Agnelli per il lavoro svolto e augurando a Tibaldi una proficua attività».

 

Valter Manzone

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